Stamina, basta rinvii. Vannoni presenti il protocollo o si chiuda quella che temiamo sia una truffa
comunicato stampa
6 luglio 2013
“Se il metodo Stamina esiste il protocollo venga presentato immediatamente, visto che la “cura” è in uso da almeno tre anni; se, al contrario, si tratta di una bufala bisogna mettere fine al più presto a quella che temiamo sia una truffa”. Così Pia Locatelli deputata socialista, che ha contribuito in commissione Affari Sociali alla stesura del testo approvato dal Parlamento sulle modifiche al decreto Balduzzi.“Dopo l’articolo su Nature – ha proseguito - cominciano ad arrivare le testimonianze di quei pazienti che non solo non sono stati curati dal metodo Stamina ma che hanno corso dei rischi nell’utilizzarlo. Vannoni e Andolina smentiscono e pongono nuovi distinguo, ma non fanno l’unica cosa che potrebbe fugare dubbi che divengono certezze con il passare dei giorni. Il famoso protocollo che doveva avviare la sperimentazione entro il primo luglio, non è ancora stato presentato: annunciato per lunedì è di oggi la notizia che verrà consegnato i primi di agosto. A questo punto è lecito supporre che il metodo non esista e che si tratti di un colossale imbroglio”.
Stamina. Senza risposte certe il Parlamento faccia passo indietro
comunicato stampa
3 luglio 2013
"Apprendiamo che Vannoni ha annunciato di fornire il protocollo Stamina entrò lunedì prossimo. Dopo aver letto quanto scrive la rivista Nature siamo molto curiosi di conoscerne i contenuti". Così Pia Locatelli, deputata socialista, che ha contribuito in commissione Affari Sociali alla stesura del testo approvato dal Parlamento sulle modifiche al decreto Balduzzi.
" Una cosa però deve essere certa: se, come temiamo, il protocollo non sarà trasparente e la sperimentazione non potrà avvenire in un quadro di regole certe, il Parlamento dovrà avere il coraggio di fare un passo indietro e cambiare posizione. Siamo alla prova del nove: è indispensabile sapere se ci troviamo di fronte a un plagio e a una truffa nei confronti dello Stato, dei malati e dei loro familiari. Nel frattempo chiediamo alla magistratura di fermare i ricorsi e non obbligare a nuove autorizzazioni che potrebbero rivelarsi un pericolo per i pazienti".
Testamento biologico. Proposta di legge del PSI non è eutanasia
comunicato stampa
3 luglio 2012
L’incapacità sopravvenuta di intendere e di volere non deve cancellare, oltre che la coscienza, anche il diritto all’identità e al rispetto dei propri principi, questo l’obiettivo della proposta di legge presentata oggi alla Camera da Pia Locatelli e dai deputati socialisti sul testamento biologico.“Ognuno di noi ha il diritto di scegliere se e come curarsi – ha affermato Locatelli - ed è assurdo che questo diritto venga meno quando non si è più capaci di intendere. Chi non è più in grado di esprimere la propria volontà, infatti, finisce per sottostare a ciò che è ritenuto opportuno dal medico curante o da altri, senza che quanto abbia espresso quando era cosciente sia vincolante per gli operatori sanitari e per i familiari.”.
La proposta di legge in sintesi prevede che chi abbia espresso la propria volontà in materia di cure sanitarie in forma scritta, con data certa, e firma autenticata da due testimoni, possa vederla rispettata anche quando non sarà più in grado di esprimerla.
“Attenzione – ha spiegato Locatelli- non si tratta di eutanasia, ma semplicemente di consentire a tutti il diritto di scegliere. Così come il soggetto capace ha la possibilità di rifiutare ogni tipo di intervento medico sanitario, compresi l’alimentazione, l’idratazione o i mezzi di respirazione artificiali, allo stesso modo ciò deve essere consentito al paziente non più capace”
Proposta di Legge Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari