Aborto, il ritorno delle mammane
dal blog Donne di Fatto
14 luglio. A Roma nel 2013 una ragazza di diciassette anni rischia di morire per un’infezione in seguito ad un aborto clandestino. Per 50 euro una coppia di nomadi elargiva consigli e pasticche per mettere fine a gravidanze indesiderate, come facevano le mammane nel secolo scorso. Una pratica, purtroppo, abbastanza diffusa tra il popolo nomade, dove madri spesso bambine partoriscono o abortiscono nel silenzio più totale senza rivolgersi quasi mai alle strutture pubbliche.
In questo caso però pare che la coppia di ginecologi improvvisati fosse una sorta di punto di riferimento per donne disagiate e prostitute.
Allora mi chiedo: che cosa non ha funzionato? Abbiamo una legge sull’aborto che da 35 anni dovrebbe consentire l’aborto legale, sicuro e gratuito per le donne che non possono o non vogliono portare avanti una gravidanza, ma anche e soprattutto, come recita il suo titolo, dovrebbe tutelare la maternità, dando la possibilità a chi vuole essere madre. Evidentemente non è così, o per lo meno non lo è ancora per tutte. continua a leggere su "Donne di Fatto"