mercoledì 6 Luglio 2016

Stop alla fornitura di pezzi di ricambio degli F-16 all’Egitto


Consenso convinto della componente socialista alla sospensione della cessione gratuita di pezzi di ricambio degli F 16 all’Egitto. Lo ha ribadito Pia Locatelli intervenendo alla Camera per dichiarazione di voto sul decreto di proroga delle missioni internazionali, che prevede questo primo importante segnale al governo di Al Sisi, dopo la drammatica vicenda di Giulio Regeni sulla quale ancora non è stata fatta alcuna chiarezza.

“Nella discussione  in Commissione esteri qualcuno ha detto che la conferma di questo emendamento viene esclusivamente dai tempi stretti del decreto e non dalla convinzione della giustezza della posizione (bisogna evitare il ritorno al Senato). Non è così. Voglio ricordare al collega PINI, che ha parlato di disonestà intellettuale con riferimento all’intervento della collega Quartapelle, che non più tardi di tre mesi fa il Comitato Diritti Umani della Commissione esteri della Camera ha organizzato un convegno intitolato “La sfida dei diritti umani nelle relazioni internazionali: tra affermazioni di principio e limiti della Realpolitik”. Quando abbiamo dato avvio al progetto di questo convegno il tema dei diritti umani sembrava sopito, da tempo lontano dall’attenzione dell’opinione pubblica interna e internazionale. Anche solo pochi decenni fa la mobilitazione per la loro tutela era quasi automatica, determinava, reazioni, risposte politiche, mentre è innegabile che con il passar del tempo si sia verificata una caduta di sensibilità e di solidarietà. Il caso Regeni, la vicenda drammatica di questi mesi, che ha messo in tensione i rapporti con l’Egitto, un Paese nostro alleato, ha reso attualissimo il tema e ha contribuito a risvegliare questa sensibilità, non solo nel nostro Paese, Il tema della promozione e protezione dei diritti umani non solo è attualissimo ma richiede risposte, urgenti risposte. E questa è un’occasione per darle”.

Pia Locatelli si è poi soffermata su un’altro punto saliente del decreto, quello che “prevede di ricomprendere nello stanziamento previsto al comma 1 dell’articolo 8 (sono 90 milioni) gli interventi previsti dal piano di azione nazionale “Donne pace e sicurezza” 2014-2016, con particolare riguardo a programmi che hanno come obiettivi la prevenzione, la protezione e il contrasto alla violenza sessuale su donne e bambine e la promozione e protezione dei loro diritti umani. Il riferimento è alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite n°1325 del 2000, alla quale molte altre hanno fatto seguito”.

“.

Il testo dell’intervento




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