giovedì 26 Maggio 2016

Popolo yazida, impegno per il riconoscimento del genocidio


“Il Governo si impegni a promuovere nelle competenti sedi internazionali, ogni iniziativa volta al formale riconoscimento del genocidio del popolo yazida e ad assicurare i responsabili alla giurisdizione della Corte Penale Internazionale: Questo quanto richiesto nella mozione presentata da Pia Locatelli e firmata da circa 30 parlamentari di ogni schieramento.

Le Nazioni Unite hanno stimato che nel 2015 5.000 yazidi sono stati massacrati e 7.000 donne e ragazze sono state ridotti in schiavitù. Secondo le informazioni riportate, sarebbero diverse migliaia le vittime delle violenze e oltre 3.500 le donne yazide tuttora prigioniere dell’ISIS.

L’intento genocidario si è reso evidente, oltre che con i massacri documentati dalle fosse comuni di sole vittime yazide, dalla politica di stupro sistematico e riduzione in schiavitù delle donne e ragazze deportate in massa nei luoghi controllati da Daesh e consegnate a veri e propri mercati di schiavi, dove le ragazze sono state vendute sulla piazza pubblica come schiave per 150 dollari.

Molte di queste schiave sessuali sono poco più che bambine, ragazze di età compresa tra i 12 e i 15 anni o anche più giovani, divenute oggetti di attenzione sessuale degli islamisti e di violenze di gruppo; alcune non hanno retto all’umiliazione e hanno preferito suicidarsi.

Tutto ciò è stato testimoniato dalla ventunenne yazida irachena Nadia Murad Basea Taha, audita di recente dal Comitato permanente per i Diritti umani, presieduto da Pia Locatelli, che è stata sottratta alla sua famiglia e violentata ripetutamente dai miliziani di ISIS. Fuggita dopo 3 mesi grazie all’aiuto di una famiglia musulmana ha potuto raccontare anche nella sede delle Nazioni Unite e del Parlamento europeo gli scenari di brutali violenze e richiamare l’intera comunità internazionale su quanto sta accadendo.

Il testo della mozione