“Sul fronte delle pensioni è necessario introdurre elementi di flessibilità, anche con ragionevoli penalizzazioni, per quanto riguarda i lavori usuranti, per coloro che hanno perso il lavoro e, aggiungo io, per le donne”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera per dichiarazione di voto sul DEF (Documento di economia e finanza).
“Sappiamo bene – ha aggiunto – che il Governo non considera prioritario un intervento sulle pensioni, ma è impensabile sostenere che alcuni lavori possano essere svolti fino a tarda età. E non mi riferisco solo a quelli che richiedono un impegno fisico, ma anche a quelli per i quali sono richiesti requisiti incompatibili con l’avanzare dell’età. Un esempio per tutti: le insegnanti delle scuole dell’infanzia. Così come non prevedere l’accesso alla pensione a quei lavoratori non più giovani, che si trovano improvvisamente disoccupati, significherebbe condannarli a una povertà sicura, leggi alcune categorie di esodati”
“Un altro fronte che ci allarma particolarmente ha concluso – è quello che riguarda l’azione di spending review in ambito sanitario. Noi temiamo che in seguito ai tagli previsti questo non sarà più possibile e ci auguriamo davvero che se minore spesa debba esserci questa venga raggiunta attraverso recuperi di efficienza senza riduzione dei servizi”.