Il gruppo socialista voterà a favore della risoluzione presentata di maggioranza, la prima per consentire lo slittamento di un anno del pareggio di bilancio misura indispensabile per non scoraggiare la timida crescita prevista, e la seconda che allevia in parte le nostre preoccupazioni soprattutto sul fronte pensioni. Un atto dovuto, dopo l’allarme lanciato dal presidente dell’Inps Tito Boeri sul rischio che la generazione dei nati nell’80 debba lavorare fino a 76 anni, che invita il governo a introdurre elementi di flessibilità, anche con ragionevoli penalizzazioni, per quanto riguarda i lavori usuranti, per coloro che hanno perso il lavoro e, aggiungo io, per le donne. Sappiamo bene che il Governo non considera prioritario un intervento sulle pensioni, ma è impensabile sostenere che alcuni lavori possano essere svolti fino a tarda età. E non mi riferisco solo a quelli che richiedono un impegno fisico, ma anche a quelli per i quali sono richiesti requisiti incompatibili con l’avanzare dell’età. Un esempio per tutti: le insegnanti delle scuole dell’infanzia. Così come non prevedere l’accesso alla pensione a quei lavoratori non più giovani, che si trovano improvvisamente disoccupati, significherebbe condannarli a una povertà sicura, leggi alcune categorie di esodati.
Un altro fronte che ci allarma particolarmente è quello che riguarda l’azione di spending review in ambito sanitario. Noi socialisti siamo sempre stati e continuiamo ad essere profondamente sostenitori del sistema sanitario pubblico. Un sistema che, pur con le sue disfunzioni e i suoi sprechi, ha dato a tutti, a prescindere dal reddito l’accesso alle cure e garantito il diritto alla salute. Un sistema che molti all’estero ci invidiano. Lo slogan del candidato Sanders impegnato nelle primarie per la presidenza della maggiore potenza mondiale chiede quello che noi abbiamogià, Non andiamo in direzione opposta.
Ecco noi temiamo che in seguito ai tagli previsti questo non sarà più possibile e ci auguriamo davvero che se minore spesa debba esserci questa venga raggiunta attraverso recuperi di efficienza senza riduzione dei servizi.