“Scongiurare il rischio di nuovi massacri in Burundi, promuovere sanzioni economiche della comunità internazionale sino a quando non verrà ripristinata la legalità e verrà posto termine alla repressione,agevolare il percorso formale che potrebbe portare all’incriminazione del Presidente del Burundi Pierre Nkurunziza dinanzi alla Corte penale internazionale”. Questo quanto richiesto da Pia Locatelli in un’interrogazione al Ministero degli Esteri, illustrata questa mattina alla Camera.
“Il nostro Paese – ha risposto il sottosegretario Giro – è attivo nel seguire le vicende burundesi anche in seno al Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra. Oltre ad aver sostenuto la Risoluzione 30/27 dell’ottobre 2015 sulla situazione dei diritti umani nel Paese, abbiamo preso parte attiva alla sessione speciale del Consiglio sul Burundi del 17 dicembre dello stesso anno, al termine della quale è stata adottata una risoluzione che ha richiesto l’invio di una missione di esperti indipendenti per indagare sulle violazioni dei diritti umani perpetrate nel Paese.
È stato grazie anche a queste due risoluzioni che la situazione dei diritti umani in Burundi ha potuto rimanere fino ad oggi sotto la costante attenzione del Consiglio dei diritti umani e stiamo lavorando perché lo sia anche nei prossimi mesi”.
La risposta del sottosegretario Giro e la replica di Pia Locatelli