“Non si possono accomunare oltre un miliardo e mezzo di musulmani a una banda di terroristi. Così come a nessuno è mai venuto in mente di accomunare i cattolici ai terroristi dell’Ira, non facciamo l’errore di accomunare islam a terrorismo”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera nel corso della commemorazione delle vittime dell’attentato a Dacca dove hanno perso la vita 9 nostri connazionali.
“E’ certo – ha proseguito – che chi ha seminato il terrore ha inferto, volutamente o meno, un duro colpo anche all’economia di uno dei paesi più poveri dell’area, che si basa quasi esclusivamente sul tessile, richiamando grandi gruppi stranieri. Ora queste imprese vogliono andarsene: una prima vittoria del terrorismo. Tessili erano i nostri imprenditori che si erano spinti fin là per andare a investire e/o ad acquistare. Una delle vittime era una mia concittadina, Maria Riboli, una bergamasca di 34 anni che lavorava nel settore dell’abbigliamento e si trovava in Bangladesh da alcuni mesi. E’ stata barbaramente trucidata come tutti gli altri che non conoscevano il Corano: una scusa per nobilitare un gesto disumano e per scatenare una guerra di religione. Oggi però non è il momento delle polemiche, ma quello del cordoglio e non ci sono parole per esprimere orrore e sgomento per l’atroce mattanza di Dacca”.