mercoledì 19 Ottobre 2016

Asili nido e case di cura, prevenire gli abusi ma no al voyeurismo


 

“Ciò che dà valore a questo provvedimento è il coinvolgimento delle famiglie nell’azione educativa e di cura, la selezione e la formazione del personale, non solo in entrata, l’attenzione al personale durante lo svolgersi della vita lavorativa perché finalmente è chiaro che il lavoro educativo, soprattutto nei primi anni di vita di bambini e bambine e il lavoro di cura di persone anziane e disabili è lavoro delicato e usurante e lo si può reggere e a volte non reggere più ed è opportuno che si venga sostenuti e, se necessario, accompagnati verso percorsi lavorativi diversi senza colpevolizzazioni” . Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo in Aula per dichiarazione di voto sul provvedimento di contesto agli abusi negli asili e nelle case di cura.

“Il provvedimento in gran parte riprende la legge Iorio Binetti approvata qualche settimana fa, sulla formazione dell’educatore e educatrice professionale, arricchendola e questa continuità è positiva. Un cenno sulle telecamere: si possono installare, e in alcuni casi già lo sono. Si sappia però che sono previste regole chiare e certe e che saranno a disposizione solo e ribadisco il SOLO dall’autorità giudiziaria in presenza di notizia di reato. Il voyeurismo non ha accoglienza in questo testo”.

Il testo dell’intervento

 




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