“Il comitato ristretto della Commissione affari sociali ha finalmente approvato un testo unitario sul testamento biologico dove il consenso libero e informato e la libertà di scelta della persona prevale su tutto”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo al convegno “Welby 10 anni dopo, una lotta che porta nuove libertà”, è che si è tenuto nell’aula dei Gruppi della Camera dei deputati.
“E’ stata un’operazione difficile e delicata, – ha proseguito Pia Locatelli – ora c’è un testo base che magari non è perfetto che però si può sempre migliorare con degli emendamenti. Io credo, mi auguro che la Camera faccia in tempo ad approvare questa legge in questa legislatura, ho delle serie preoccupazioni per quanto riguarda il Senato. Per questo è necessario preparare il terreno, creando un ambiente favorevole all’accoglimento di un tema che all’estero è ovvio e scontato, mentre noi ne stiamo ancora a discutere e ricercare consenso”.
Ad aprire l’iniziativai saluti di Mina Welby e della Presidente Laura Boldrini. E’ seguito un dibattito sul lascito di Welby per le libertà di tutti moderato da Marco Cappato, cui sono imntervenuti Mario Riccio, Beppino Englaro, Giuseppe Rossodivita, Emma Bonino. Successivamente, sul fine vita, Marco Annoni ha presenteto il documento a cura della Fondazione Umberto Veronesi. Del ruolo del Parlamento italiano sul testamento biologico ed eutanasia hanno parlato i parlamentari dell’Intergruppo su eutanasia e testamento biologico, in un confronto moderato da Filomena Gallo e introdotto dal saluto di Maurizio Costanzo. Il Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, e Carlo Troilo hanno fornito i dati su come si muore in Italia.
Il ricordo-omaggio di Piergiorgio Welby a conclusione all’appuntamento con interventi di Mina Welby e gli autori del film-documentario “Love is all – Piergiorgio Welby, autoritratto”, Livia Giunti e Francesco Andreotti.