Medioriente, tempi maturi per riconoscimento della Palestina
18 dicembre
Ha già raccolto oltre 60 firme la mozione presentata da Pia Locatelli per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Lo annuncia la stessa deputata socialista, presidente del Gruppo Misto in Commissione esteri. La mozione è stata presentata nei giorni scorsi e distribuita ieri a tutti i parlamentari, dopo l’analogo passo compiuto dal Parlamento europeo in seduta plenaria.
“Ora ci auguriamo che la discussione sulla mozione venga calendarizzata al più presto - ha affermato Locatelli -. I tempi sono maturi e siamo già in ritardo rispetto a quanto hanno fatto i parlamenti di Gran Bretagna, Irlanda, Francia e Spagna, per non parlare del riconoscimento ufficiale da parte della Svezia. Se non ci affrettiamo – ha concluso - rischiamo di essere uno degli ultimi grandi Paesi europei a non aver ancora riconosciuto lo Stato palestinese”.
“Dobbiamo aver chiaro l'obiettivo – ha aggiunto in un intervento in Aula a fine seduta - che è quello contenuto nell'appello lanciato da mille intellettuali israeliani che dicono: attenzione, l'esistenza e la sicurezza dello Stato di Israele sono legate all'esistenza di uno Stato palestinese, fianco a fianco con quello israeliano.
Noi non dobbiamo condizionare il riconoscimento della Palestina alla conclusione dei colloqui di pace, perché se aspettiamo questo, il richio è che non si arrivi all'obiettivo”.
Pia Locatelli è intervenuta sull’argomento anche in occasione delle comunicazioni del presidente Renzi sul semestre europeo, sollecitando l’impegno del Governo in Italia e in Europa per il riconoscimento della Palestina.
Il testo e il video dell’intervento alla Camera del 16 dicembre
Il testo e il video dell’intervento alla Camera del 18 dicembre
Immigrati, sì del Governo alla risoluzione PSI
18 dicembre
Via libera del Governo alla risoluzione dei socialisti presentata da Pia Locatelli, nell’ambito della discussione sulle mozioni in materia di diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati, con particolare riferimento alla revisione del regolamento dell'Unione Europea noto come "Dublino III", che prevede il mantenimento dell’operazione Mare nostrum per “quelle sue funzioni che non sono sovrapponibili con quelle di Triton, ricercando una complementarietà tra i due programmi e non disperdendo le competenze acquisite”.
“Abbiamo il dovere di smentire falsità e di far sapere che alimentando odio e paura del diverso non si blocca l’immigrazione, ma si dà vita a pericolosissime derive razziste. Non si fermano le migrazioni, in particolare di chi scappa da guerre, terrorismo, persecuzioni, violenze. E’ come voler fermare l’acqua”. Ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto.
“Chiediamo - ha aggiunto - che l'ultimo mese di semestre italiano di presidenza europea serva a cercare di modificare il regolamento Dublino III, al fine di facilitare la mobilità dei rifugiati riconosciuti affinché possano stabilirsi anche in Paesi della UE diversi da quelli in cui hanno effettuato la procedura di asilo, per ragioni familiari, umanitarie, di opportunità economica.
A questo deve aggiungersi la costruzione di un sistema europeo di asilo, accompagnata dall’istituzione, nei Paesi rivieraschi della sponda meridionale del Mediterraneo, di sedi di screening delle richieste di accesso alle frontiere comuni europee, che limiti il ruolo dei trafficanti in un fenomeno che comunque esiste e continuerà ad esistere”.
Il testo integrale e il video dell’intervento
I diritti delle donne al centro dell’agenda globale
15 dicembre
Eliminazione della povertà attraverso lo sviluppo di misure macro-economiche alternative a quelle che mirano a una crescita senza occupazione e a tagli ai servizi pubblici essenziali; fermare la violenza in tutte le sue diverse forme, dalla violenza privata e pubblica, ai matrimoni forzati, con particolare attenzione alla salute riproduttiva e ai diritti delle ragazze; rispetto dei diritti umani.Questi gli obiettivi dell’Internazionale Socialista Donne in vista di Pechino + 20, un ampio processo che si concluderà con il Forum Leaders Global sulla parità di genere e l'emancipazione femminile, che si terrà nel mese di settembre 2015 a New York.
Lo ha ricordato Pia Locatelli nel corso della sua relazione alla riunione dell’Internazionale Socialista Donne, dal titolo “Pechino +20 – La visione dell’Internazionale Socialista Donne e le donne nella politica – Le nuove sfide”,che si è tenuta il 15 dicembre a Ginevra.
“Pechino+20 si svolge in un momento strategico: il 2015 sarà anche l'ultimo anno per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio e la fase conclusiva per l’elaborazione dell’Agenda post2015. La confluenza di questi processi fornisce un’opportunità unica per posizionare la parità di genere, i diritti delle donne l’empowerment femminile al centro dell’agenda globale. Non possiamo perdere questa occasione!”