Missioni internazionali, ricordiamo le vittime: erano lì per portare la pace
12 novembre
“La strage di Nassiriya è la più grave subita dall'esercito italiano dopo la Seconda guerra mondiale, la prima di una scia che ha portato alla morte 84 militari negli ultimi dieci anni di missioni internazionali. Ma, è bene ricordarlo, Antica Babilonia non era una guerra, ma una missione di peacekeeping autorizzata dalle Nazioni Unite con la risoluzione n. 1483 del maggio 2003, una risoluzione che invitava tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell'Iraq, così come non era una guerra la nostra presenza in Afghanistan, che dal 2004 ha visto morire 53 militari”.
Lo ha detto Pia Locatelli nel corso della giornata commemorativa delle vittime delle missioni internazionali che si è celebrata nell’undicesimo anniversario della strage di Nassiriya.
“I nostri militari – ha aggiunto - erano lì impegnati per creare le condizioni di sicurezza, affinché quei Paesi potessero riprendere un cammino democratico. Hanno costruito scuole, ospedali, strutture civili a vantaggio della popolazione. La popolazione afgana gli ha chiesto di restare e i nostri militari hanno portato avanti opere di ricostruzione, di lotta alla povertà e alla discriminazione anche contro le donne, di cura della sanità e dell'educazione. Non sono state, come molti hanno detto, missioni inutili. Affermarlo vorrebbe dire banalizzare le loro morti”.
Crescita economica e parità di genere vanno di pari passo
11 novembre
“Il lavoro femminile non sta al centro delle politiche del nostro Paese. Dopo quindici anni dalla Strategia di Lisbona, che già nel 2000 aveva posto l'obiettivo del 60 per cento di presenza femminile nel mercato del lavoro entro il 2010 – target, tra l'altro, poi successivamente aumentato –, noi siamo ancora sotto il 50 per cento, fanalino di coda in Europa, in compagnia di piccoli Paesi, come Cipro e Malta”.
Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla Camera sulle mozioni a sostegno delle politiche di genere.
“L'economia e la parità di genere – ha aggiunto - sono considerati due settori distinti, ma i numeri sono semplici e di un'evidenza lampante: il 60 per cento significa che, se sei donne su dieci lavorassero, il PIL salirebbe del 7 per cento e se a questo si aggiungesse parità di reddito, l'aumento sarebbe del 32 per cento. Si apra – ha concluso - nel Parlamento, con una sessione dedicata, una discussione pubblica su questi temi, che stimoli il dibattito e dia avvio ad una coalizione pro-donne”.
Ebola, contagio da immigrati è una menzogna
11 novembre
“Collegare il rischio di diffusione del virus Ebola all'aumento dei flussi migratori è una menzogna che va categoricamente smentita, in primo luogo con i fatti. Da quando si è diffusa l'epidemia, ci sono stati solo casi sporadici di contagio in occidente, pochi negli Stati Uniti, un paio in Spagna. Nessuno degli infettati era un migrante, bensì tutti operatori sanitari e volontari che avevano avuto un contatto diretto con i malati, senza, crediamo, rispettare il protocollo previsto per evitare il contagio”.
Lo ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto sulle mozioni riguardanti i profili di prevenzione sanitaria correlati al fenomeno migratorio.
“Detto questo - ha aggiunto - l'epidemia c’è e, anche se i protocolli di sicurezza e di quarantena sono drastici in Europa e in Nord America e l'Organizzazione mondiale della sanità ha ridimensionato il rischio di una diffusione del virus in Occidente, l'Europa non può continuare a procedere in ordine sparso. Francia e Gran Bretagna hanno messo in atto i controlli sanitari negli aeroporti ma è necessaria la messa a punto di un dispositivo coordinato. Ancora una volta l'Europa è insufficiente, ancora una volta chiediamo più Europa”.
Socialisti lombardi a Berlino a 25 anni dalla caduta del Muro
10 novembre
La delegazione del PSI Lombardia, guidata dalla deputata socialista Pia Locatelli e dal segretario regionale Santo Consonni, in occasione del 25° anniversario della caduta del muro di Berlino si è recata nella capitale tedesca per partecipare alle celebrazioni programmate per ricordare l'evento.
Dopo la visita organizzata al Bundestag, in collaborazione con l'ufficio di Elke Ferner, Viceministra alla famiglia, donne e gioventù la delegazione socialista si è recata alla Willy Brandt Haus, sede centrale del SPD (Partito socialdemocratico tedesco). La visita dei socialisti lombardi si è conclusa alla festa alla Porta di Brandeburgo da dove partiva l'installazione “I confini della luce”, ideata da due artisti tedeschi: Christopher e Marc Bauer per ricreare il tracciato originario del muro con migliaia di palloncini bianchi illuminati poi lasciati volare nella sera del 9 novembre.