A Korcula la “scuola” contro la violenza sulle donne
28 settembre
Sabato e domenica 27 e 28 settembre si è svolto in Croazia, a Korcula presso l'Hotel Marco Polo, il terzo incontro della "scuola Korkulanska per l'uguaglianza di genere".
Tema del seminario
I temi affrontati nella Korcula School di quest'anno sono stati: l'applicazione della Convenzione di Istanbul, le società tradizionali patriarcali, la lotta alla violenza sulle donne, le molestie sessuali gli abusi nei media e nello sport. La Korcula School, che riunisce leaders, uomini e donne, dell'Europa
sud-orientale per discutere delle tematiche dell'uguaglianza di genere, è diventata un riconosciuto think tank per il suo approccio innovativo, aperto, progressista ai temi dell'uguaglianza e diritti umani.
Nel corso dei lavori Pia Locatelli è intervenuta illustrando l’esperienza italiana, la legge contro il femminicidio approvata lo scorso anno dal nostro Parlamento e i passaggi necessari da compiere affinché la convenzione di Istanbul, entrata in vigore nei giorni scorsi, divenga realmente operativa.
Elezioni provinciali, rivedere meccanismo per garantire rappresentanza di genere
29 settembre
“I risultati delle elezioni provinciali, svoltesi per la prima volta con la nuova legge Delrio, mostrano che c’è la necessità di qualche correttivo, soprattutto per quanto riguarda la rappresentanza di genere”. Lo afferma la deputata bergamasca Pia Locatelli, commentando l’esito delle provinciali.
“Sono naturalmente soddisfatta che a Bergamo abbiano vinto Matteo Rossi e la lista di centrosinistra, ma il fatto che tra i 16 consiglieri ci sia solo una donna, la bravissima sindaca di Curno Perlita Serra, lascia l’amaro in bocca. E’ senza dubbio presto per valutare l’efficacia del nuovo meccanismo e solo nei prossimi mesi potremmo giudicare l’operato dei consiglieri e della consigliera, ma dall’esito di questa prima tornata, guardando anche i dati che ci arrivano dalle altre province, è chiaro che siamo ben lontani dall’avere non solo consigli paritari, ma nemmeno consigli dove la rappresentanza femminile raggiunga la soglia di un terzo secondo l’indicazione europea, che è anche il minimo della decenza”.
Uno stupro completo non può avere attenuanti
30 settembre
“Ho voluto attendere qualche giorno prima di intervenire sulla sentenza della Cassazione che non esclude la possibilità di applicare l’attenuante di minore gravità ad un marito che ha più volte stuprato la consorte. La rabbia non è passata. Anzi è cresciuta pensando ad altre sentenze che ci sono state in passato o a quella più recente della Corte di Cassazione di Catanzaro che nel dicembre scorso ha annullato il processo contro un uomo di 60 anni, trovato a letto con una bambina di 11 anni che gli era stata assegnata in tutela dai servizi sociali, perché non è stata esaminata l’ipotesi dell’attenuante dell’accondiscendenza della vittima, in “relazione d’amore”, con l’imputato". Lo scrive Pia Locatelli in un post sul Fatto quotidiano.
“Attenuanti perché l’uomo era innamorato della bambina. Attenuanti perché il marito era ubriaco. Attenuanti perché la donna fino a un attimo prima aveva lasciato intendere che ci stava. Attenuanti perché la vittima non si è difesa abbastanza. Bisogna affermare una volta per tutte che uno stupro completo non può avere attenuanti.”