12 settembre
Noi dobbiamo guardare alla dimensione europea, ma con la consapevolezza che l’Europa sta nel mondo. Abbiamo una impennata di emigranti, 120 mila circa. Ma oggi nel mondo ci sono 51 milioni di emigranti. Se andiamo in giro nel mondo e parliamo della nostra situazione, ci guardano come fossimo fuori dalla realtà.
Isis, combatterlo anche sul fronte economico
9 settembre
“Le azioni diquell’esercito criminale chiamato IS vanno oltre lo stesso terrorismo. Si tratta di pura macelleria perpetrata non contro un esercito, ma contro donne, bambini, giornalisti, cooperanti. Le immagini che vengono diffuse sono di un’atrocità tale da farne quasi sospettare l’autenticità”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo in Aula nel corso dell’informativa del Ministro dell’Interno Alfano sul terrorismo religioso.
“Come combattere un nemico del genere con il quale non può esserci nessun dialogo e nessuna trattativa? Tra le tante risposte possibili, c’è quella economica. Così come è avvenuto per la lotta alla mafia, o al terrorismo, è necessario capire chi finanzia il Califfato, da dove arrivano i flussi finanziari che permettono loro di acquistare armi e fare nuovi adepti, e soprattutto a chi è venduto il petrolio di cui sono in possesso. Si parla sempre più spessodel Qatar, ma anche di alcuni paesi dell’ex blocco sovietico, che avrebbero fornito gli armamenti. Tra questi anche paesi che fanno parte dell’Unione europea, secondo alcune fonti giornalistiche, ovviamente da verificare.
Sono questi i canali da ricercare e da chiudere - ha concluso - e non, come sostengono alcuni colleghi, quelli che consentono a migranti e profughi di fuggire da quell’orrore e da quella barbarie. Noi questi richiedenti asilo, questi migranti abbiamo il dovere di accoglierli” .