Immigrati, sia il primo impegno nell’agenda Schulz, si alla mozione PSI
16 maggio
“L’ennesima tragedia al largo delle acque di Lampedusa conferma quanto abbiamo detto più volte: ci troviamo di fronte a un problema strutturale, l’emergenza non è nel numero dei migranti che tentano di sbarcare nelle nostre coste, ma nel come fare a salvare il maggior numero possibile di vite umane”. Lo afferma Pia Locatelli, commentando il nuovo naufragio di migranti e intervenendo in Aula per presentare la mozione del Psi, approvata dalla Camera, sull’operazione “Mare nostrum”, chiedendone il rafforzamento.
“Il continuo esodo di fuggitivi ha raggiunto proporzioni enormi e l’operazione Mare Nostrum, che in questi mesi ha soccorso migliaia di migranti, non è sufficiente a farvi fronte. Per questo è indispensabile un intervento europeo che consenta di gestire le richieste di asilo nei porti di partenza, così come avevamo chiesto come Intergruppo parlamentare Migrazione all’indomani del naufragio di Lampedusa dell’autunno scorso”.
“A tal fine abbiamo rivolto un appello al candidato del PSE alla presidenza europea, Martin Schulz, chiedendogli di assumere una volta insediato un preciso impegno a convocare un’assise in sede europea, in cui si possa discutere e trovare una soluzione condivisa al grave problema dell’immigrazione e della sicurezza dei migranti” . Impegno che Schulz ha prontamente assicurato.
La lettera per il candidato socialista alla presidenza della commissione europea, che vede come prime firme quella di Marco Di Lello e di Pia Locatelli, è stata sottoscritta da deputati di PSI, PD, Sel, Per l'Italia, Gruppo Misto e Minoranze Linguistiche.
Stop alle manifestazioni nazifasciste a Lovere e Rovetta
16 maggio
Come ogni anno manifestazioni di stampo nazifascista sono state annunciate per il 24 e 25 maggio nei comuni di Lovere e di Rovetta. La denuncia è stata fatta dall ’ANPI provinciale dal Comitato Bergamasco Antifascista che hanno chiesto al prefetto di Bergamo di impedire il raduno sia per la concomitanza con le elezioni amministrative ed europee e quindi in turbativa del divieto di comizi e riunioni di propaganda politica, fissato per legge, sia perché il contenuto viola la Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista. Il silenzio delle autorità, che fa presumere che le manifestazioni annunciate possano liberamente tenersi, ha creato comprensibile preoccupazione e vivo allarme in tutte le forze democratiche e antifasciste della nostra provincia.
A questo proposito Pia Locatelli e Antonio Misiani hanno chiesto al Ministro dell’Interno, con un’interpellanza urgente, se sia a conoscenza del particolare raduno che si svolge, oramai da quasi vent'anni, nei comuni di Rovetta e Lovere; quali iniziative abbia intenzione di assumere al fine di verificare, per il tramite del rappresentante del Governo territorialmente competente, le modalità con le quali è stata organizzata la manifestazione vista la concomitanza dello svolgersi delle elezioni; quali iniziative, anche di carattere normativo, abbia intenzione di assumere al fine di prevenire lo svolgimento di simili manifestazioni che, a parere degli interpellanti, violano le norme contenute nel nostro ordinamento.
Fecondazione, dopo scambio embrioni urge normativa
15 maggio
“Dopo il caso dello scambio di embrioni dell’aprile scorso all’ospedale Pertrini di Roma, è urgente un intervento del Governo, compresa l'adozione di idoneo Decreto Legge, per dare una soluzione normativa ad un caso eccezionale che non deve creare un danno ai nati e ad entrambe le coppie”. Lo chiede Pia Locatelli in un’interrogazione alla Ministra della Sanità, redatta assieme all’Associazione Luca Coscioni.
“Esprimiamo solidarietà e comprensione a entrambe le coppie – affermano Locatelli e Filomena Gallo – ma, poiché la questione che si è configurata esce dalle previsioni della Legge 40, è necessario stabilire i principi da applicare in materia di filiazione alla fine della gravidanza con nascita, nel caso dello scambio di embrioni, come avvenuto per le due coppie di Roma, e in analoghi casi che dovessero verificarsi in futuro, e ciò anche a tutela del diritto dei nascituri”.
Caso Genovese, i socialisti non partecipano al massacro
15 maggio
“Noi non possiamo dire se il deputato Genovese sia innocente o colpevole. Non lo sappiamo e non è nostro compito saperlo. Così come non è nostro compito decidere o meno l’arresto di un cittadino. Questo spetta sempre e solo alla magistratura”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo per la dichiarazione di voto sull’autorizzazione all’arresto del deputato Genovese.
“E’ una vergogna voler barattare la libertà personale di un cittadino per qualche voto in più. E’ una storia che abbiamo già visto: l’altro ieri era il cappio portato in aula dalla Lega, ieri il tintinnio di manette di Di Pietro, oggi il giustizialismo del Movimento 5 Stelle che sembra dettato più dalla rabbia e dal desiderio di vendetta che da una sete di giustizia. No, noi non ci stiamo. Questo gioco al massacro ci è estraneo e non vogliamo parteciparvi. Per questo i socialisti non saranno presenti a un voto il cui esito è già deciso: il sangue deve scorrere alla fiera e l’imputato Genovese va dato in pasto alle belve. Noi usciamo dal Colosseo”.
“Sul mondo politico e sui politici hanno la meglio i luoghi comuni, gli slogan populisti e qualunquisti per i quali tutto ciò che ha a che fare con la politica, con i suoi rappresentanti, con i suoi luoghi e anche con Roma, è sporco, marcio, inutile, da spazzare via, da mandare a casa. Nell’immaginario collettivo il politico è una persona piena di privilegi, che guadagna tantissimo e lavora pochissimo, e che non si capisce bene cosa fa. Da qui il disamore, la critica anche violenta, il non voto. Le cose non stanno così, o meglio non stanno sempre così. Un’altra politica, vicina e attenta alle richieste, a “portata di mano” è possibile. Noi lo crediamo e crediamo che il futuro siamo noi tutti insieme”.
