8 marzo, speriamo a favore della parità anche il 10 marzo
8 marzo
“L’8 marzo sono tutti a favore della parità di genere, mi auguro di trovare altrettanti sostenitori lunedì 10 marzo quando alla Camera bisognerà decidere sugli emendamenti alla legge elettorale per una democrazia veramente paritaria. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione di reale cambiamento, per questo ho firmato , assieme alle colleghe deputate, una lettera aperta inviata trasversalmente ai segretari di partito e ai leaders”. Lo ha detto Pia Locatelli in un’intervista a Bergamonews. "Sono molto preoccupata - ha aggiunto in un comunicato - dell’orientamento delle ultime ore che vorrebbe lasciare le cose come stanno alla Camera per non disturbare i manovratori e cercare poi un improbabile accordo al Senato. Significherebbe una sconfitta non solo per le deputate e i deputati che hanno portato avanti questa battaglia, ma per tutte le donne e gli uomini di questo paese".
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Commissione Onu sullo stato delle donne, delegazione di parlamentari al lavoro da lunedì
8 marzo
La delegazione composta dalle senatrici Valeria Fedeli e Paola Pelino e dalle deputate Valeria Valente e Pia Locatelli, in rappresentanza del Parlamento italiano, partecipera' ai lavori della 58* Sessione della Commissione Onu sullo stato delle donne, che si svolgera' a New York, nella sede delle Nazioni Unite, dal 10 marzo. Tra i temi al centro dei lavori: "Analisi dei progressi e delle sfide nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio per donne e ragazze"; "Accesso delle donne alle risorse produttive” e ''Accesso e la partecipazione di donne e bambine all'istruzione, alla formazione, alla scienza e alla tecnologia e la promozione dell'accesso al pieno impiego e ad un lavoro dignitoso".
Legge elettorale, no ai diktat di Berlusconi
6 marzo
“Non possiamo accettare i diktat di Berlusconi e sacrificare la parità di genere per consentire l’approvazione di una legge elettorale che non garantisce una rappresentanza democratica a tutte le forze politiche e rischia di essere bocciata come anticostituzionale”. Lo afferma Pia Locatelli. “Le notizie delle ultime ore e le affermazioni di esponenti di Forza Italia, purtroppo non lasciano presagire nulla di buono, nonostante l’impegno e la battaglia che stanno portando avanti le deputate di FI per convincere il loro leader. Non dobbiamo abbandonarle e proseguire unite per pretendere il voto su quegli emendamenti trasversali presentati per garantire pari rappresentanza, forti anche del sostegno manifestato dalla presidente Boldrini e dalla spinta esterna che ci arriva dalle associazioni femminili. L’approvazione all’unanimità da parte della commissione Affari costituzionali al Senato del disegno di legge che introduce la preferenza di genere nella legge elettorale per le europee dimostra che un accordo è possibile. Lo vuole il Parlamento, lo vuole la società civile”.
Sulla parità di genere non accettiamo accordi a due
5 marzo
“Non possiamo accettare che gli emendamenti sulla parità di genere vengano sacrificati per non disturbare chi vuole portare a casa una nuova legge elettorale a qualsiasi prezzo. Siamo molto preoccupate per l’accantonamento dei nostri emendamenti che temiamo preluda a un accordo a due come quello che ha portato a questa brutta legge elettorale”.
Lo ha detto Pia Locatelli. “Moltissime parlamentari, in maniera trasversale, hanno firmato modifiche che prevedano l’alternanza di genere tra singole candidature nelle liste elettorali e che i capilista siano alla pari tra uomini e donne.
Le deputate e i deputati di quasi tutti gli schieramenti hanno dichiarato che si tratta di una battaglia irrinunciabile. Non vorremmo che le pressioni esterne al Parlamento avessero la meglio sulla volontà di chi nel Parlamento ci sta. Siamo d’accordo sulla necessità di raggiungere subito un risultato per dimostrare il "cambio di verso”, ma non possiamo permettere che ciò avvenga ancora una volta sacrificando la democrazia paritaria che tutti, leader compresi, sostengono essere un valore”.
Una crisi che penalizza soprattutto le donne
4 marzo
“L’effetto dei tagli introdotti dalla maggioranza dei Paesi membri della UE a guida conservatrice è stato devastante e a pagarne le conseguenze sono state soprattutto le donne. E mentre in molti considerano le misure di austerità come un indispensabile insieme di strumenti economici, noi riteniamo siano piuttosto il frutto di una strategia dei conservatori volta a far tornare le donne nella sfera privata. Di conseguenza, in occasione della giornata internazionale delle donne, il miglior consiglio per chiunque combatta per la parità è il seguente: spezzare le diseguaglianze strutturali, cominciando a rivedere le politiche di austerità”.
Così un articolo a firma di Zita Gurmai, Presidente PES Women e parlamentare europea, Judit Tanczos, Consigliera politica sui temi di genere FEPS, e Pia Locatelli a conclusione di un seminario che si è svolto a Boston all’inizio della settimana, organizzato dalla Fondazione europea di studi progressisti (FEPS), dalla Università di Boston e dalla Fondazione Jean Jaures sulle nuove sfide che le donne devono affrontare per affermare i loro diritti nel contesto della crisi globale.