Afghanistan, favorire la transizione sostenendo le donne
28 novembre Favorire la transizione dell'Afghanistan in vista delle elezioni del 2014, attraverso un sempre più deciso sostegno alla componente femminile della società afgana. Questo il messaggio lanciato al termine del seminario "Afghanistan 2014, anno di svolta: bilancio e prospettive per le donne afgane", organizzato alla Camera dal Gruppo di contatto delle deputate italiane, di cui fa parte anche Pia Locatelli, con le donne afgane e dall'organizzazione ActionAid. Presenti all'incontro anche il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, il vicepresidente e coordinatrice del Gruppo di contatto delle deputate italiane con le donne afgane, Marina Sereni, e il viceministro per gli Affari femminili dell'Afghanistan, Fawzia Habibi. "Tra le priorità c’è quella di avere una fotografia chiara e veritiera sull'Afghanistan di oggi per capire cosa fare nella nuova fase che si aprirà dal 2014", ha detto Pia Locatelli, sottolineando come oggi l'Afghanistan sia ancora uno dei paesi con il più alto tasso di corruzione ed inefficienza delle istituzioni pubbliche anche per il basso tasso di occupazione femminile, pari al 15,7 per cento, contro l'80 per cento di quello maschile.
TAP, bene l’opera ma coinvolgere i cittadini e rispettare ambiente
28 novembre “La TAP è un'infrastruttura strategica per trasportare il gas naturale dal Mar Caspio verso l'Europa, fa parte del corridoio sud, una delle priorità dell'Unione europea, che consente di diversificare le forniture e quindi accrescere la sicurezza degli approvvigionamenti. I vantaggi sono chiari: un mercato nostro più integrato con quello europeo, allo stesso tempo più concorrenziale, quindi prezzi inferiori, quindi bolletta energetica più leggera e sappiamo bene quanto questo ci serva per la nostra competitività. Quindi, non mettiamo in discussione l'opera, ma abbiamo qualcosa da dire sul come l'opera vada realizzata, perché l'impatto ambientale, ad esempio, pare sia stato alquanto sottovalutato”. Così Pia Locatelli, intervenendo alla Camera sulla ratifica tra l'Albania, la Grecia e l'Italia sul progetto del gasdotto "Trans adriatic pipeline" (Tap), che sarà utilizzato per trasportare gas naturale dai giacimenti dell'area del Caspio (a partire da quello di Shah Deniz in Azerbaigian) verso l'Europa.
“Noi chiediamo - ha proseguito Locatelli - il coinvolgimento delle autorità locali per valutare rigorosamente, insieme con i Ministeri, i vari aspetti della sostenibilità e una cosa in particolare: noi chiediamo di tener conto delle infrastrutture che già esistono, con le quali l'opera potrebbe integrarsi. Ad esempio avvicinando i punti di approdo, quanto più possibile, al punto di partenza della rete Snam, alfine di evitare al massimo il consumo e, in qualche caso, la distruzione del territorio”
Violenza sulle donne. Chiamarlo amore non si può.
27 novembre "Le manifestazioni del 25 novembre e le molteplici iniziative che si sono svolte in tutta Italia hanno il merito di aver portato l'attenzione sulla violenza contro le donne che non è un'emergenza, bensì un fenomeno strutturale. Non vorrei però che questa diventasse una moda, che ci limitassimo a tanti eventi fini a se stessi". Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla presentazione del libro "Chiamarlo amore non si può" presso la Sala della Mercede alla Camera. Il libro, edito da Mammeonline, è un progetto editoriale nato dall’idea di 23 scrittrici per ragazzi che hanno voluto rivolgersi ai loro lettori abituali per affrontare il problema della violenza contro le donne. Ne è nato un libro che raccoglie 23 racconti, per parlare di amore e riconoscer il non amore, attraverso storie piene di emozioni con l’intento di stimolare riflessioni sul tema dell’amore, non per angosciare ma per dare speranza. Le autrici si sono infatti poste l’obiettivo di rivolgersi ai ragazzi per innescare un cambiamento in positivo sia sul piano personale che su quello sociale. I proventi del libro saranno devoluti a favore dell'Aidos, l'ong per la salute delle donne. Alla presentazione erano presenti l'editrice Donatella Caione, una delle autrici Ilaria Guidantoni, Maria Grazia Panunzi vicepresidente dell'Aidos.
Giornata contro la violenza sulle donne, ora non abbassiamo la guardia
25 novembre “L’approvazione della legge contro il femminicidio, le campagne di informazione e l’attenzione del mondo politico e dei media al tema della violenza sulle donne sono degli importanti passi avanti, ma bisogna fare di più, andare oltre”. Lo ha detto Pia Locatelli alla Camera per la lettura di un brano di “Ferite a morte” di Serena Dandini.
“Il 25 novembre deve rappresentare un impegno e un monito per tutti: per il governo che deve prevedere maggiori stanziamenti per la prevenzione e per i centri antiviolenza; per noi politici e politiche che non dobbiamo ora che è fatta la legge abbassare la guardia, per i giudici che devono applicarla; per le forze dell’ordine che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella protezione; per le insegnanti e gli insegnanti a cui spetta il compito di educare le nuove generazioni al rispetto, per le donne che devono sapere che non sono più sole e che ribellarsi è possibile; e soprattutto per gli uomini perché prendano le distanze dal ‘machismo criminal’ e si schierino affianco alle donne quotidianamente per fermare la mattanza”.
Riguarda tutti i brani 'Ferite a Morte'
la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli e la Ministra per le Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, oltre alle parlamentari Paola Binetti, Mara Carfagna, Titti Di Salvo, Pia Elda Locatellli, Giorgia Meloni e Valeria Valente. Insieme a loro, Ambra Angiolini, Malika Ayane, Sonia Bergamasco, Geppi Cucciari, Angela Finocchiaro, Lunetta Savino.
Cancellieri. Inaccettabile caccia alle streghe
20 novembre “Noi socialisti abbiamo scelto di non iscriverci né nelle schiere dei dimissionisti né in quelle dei cancellieristi. Non vogliamo vincere nessuna partita. Abbiamo laicamente guardato i fatti senza pre-giudizi e deciso di conseguenza, confermando la nostra fiducia alla ministra Cancellieri”.
Così Pia Locatelli , intervenendo alla camera nel corso del dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti della Ministra Cancellieri. “Anche a noi sono apparse inopportune alcune conversazioni telefoniche, ma la caccia anzi le caccie alle streghe di questi mesi sono ancor più inopportune, anzi inaccettabili. Provate a pensare: Biancofiore, Idem, Kiengue, la presidente Boldrini ed ora la ministra Cancellieri….sarà una coincidenza?
“Noi signora Ministra le chiediamo di restare perché anche noi, come don Rigoldi, che nelle carceri ci sta da quarant’anni, pensiamo che lei sia “ministra concreta e competente, impegnata con grande determinazione a migliorare le incivili condizioni di vita dei detenuti."