In piazza contro le discriminazioni: subito una legge per le coppie omosex
22 gennaio
Sabato 23 gennaio il Partito socialista parteciperà alle manifestazioni, organizzate dalle associazioni LGBT nelle piazze delle maggiori città italiane, a sostegno della legge sulle unioni civili, che verrà discussa la prossima settimana in Senato. Pia Locatelli sarà a Bergamo alle 14.30 a fianco delle comunità arcobaleno in difesa del ddl Cirinnà “senza nessuna revisione al ribasso”.
Attraverso le manifestazioni sarà rivolto il seguente appello a Governo e Parlamento:
“L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese”.
Segnalazione di reati sul posto di lavoro, i socialisti si astengono: nessuna garanzia per il denunciato
21 gennaio
“Come socialisti, come garantisti è difficile accettare che quello che è un dovere civico di ogni cittadino e cittadina, denunciare un reato o un abuso, venga regolato da una legge, così come proprio non possiamo accettare che a questa denuncia si accompagni una sorta di premialità. No, non possiamo”. Così Pia Locatelli alla Camera durante la dichiarazione ha annunciato l’astensione della componente socialista sulla proposta di legge per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
“Il provvedimento prevede garanzie a tutela del denunciante, assicurandone l’anonimato e impedendo che possa subire qualsiasi ritorsione, lo capiamo ma non possiamo invece non rilevare che nulla viene scritto o detto a garanzia del denunciato. Troppe volte abbiamo visto, e noi socialisti ne sappiamo qualcosa, presunti colpevoli sottoposti alla gogna mediatica o a procedimenti giudiziari, dai quali sono poi stati completamente scagionati. Abbiamo già norme per prevenire e segnalare reati e irregolarità, e temiamo che inserirne altre con le modalità previste da questo provvedimento rischi di trasformare i luoghi di lavoro in una sorta di campo di battaglia per regolare questioni personali, o di alimentare la cultura del sospetto e del ricatto”.
Infezioni ospedaliere, più controlli e più prevenzione
21 gennaio
“Le infezioni ospedaliere sono molto più diffuse di quanto si possa pensare e spesso, si parla del 25- 30%, conducono alla morte. Questo avviene perché i soggetti colpiti sono già debilitati a causa di un importante intervento, perché anziani, o nel caso di malati oncologici le cui difese immunitarie sono indebolite dalla chemioterapia. Ma è dovuto anche all’uso, che spesso si trasforma in abuso, di terapie antibiotiche che, se protratte nel tempo, possono provocare una resistenza”. Lo ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto sulla mozione, presentata da Ilaria Capua, per prevenire le infezioni ospedaliere. La mozione, che è stata sottoscritta da Pia Locatelli, impegna il Ministero della Salute ad istituire un sistema di sorveglianza nazionale e ad adottare iniziative efficaci che mirino alla riduzione del consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero.
Giustizia: siamo sulla buona strada, ora avviare le altre riforme
20 gennaio
“Diamo atto al Governo di aver avviato un cammino di riforme volto a colmare gli enormi ritardi e le gravi carenze della giustizia italiana, con l'obiettivo di recuperare efficienza, senza la quale è difficile fare azioni di cura della Repubblica, lei ha usato questa bella espressione. Siamo sulla strada giusta per quanto riguarda l'eliminazione del carcere per alcuni reati e l'uso di pene alternative che negli ultimi due anni sono aumentate del 100 per cento, portando ad una riduzione del numero dei detenuti nelle nostre, secondo noi, ancor troppo affollate carceri. Così come siamo sulla strada giusta per quanto riguarda la depenalizzazione di alcuni reati e ci auguriamo che questo processo vada avanti, non solo per la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, mi pare che lei l'abbia confermato, ma anche per quello dell'uso personale della cannabis che sono reati puniti con pene, secondo noi, ingiuste e sicuramente inefficaci”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo in Aula in seguito alle comunicazioni del Ministro Orlando sulla situazione della giustizia.
“Mi lasci indicare - ha aggiunto - alcuni temi aperti che da sempre fanno parte delle battaglie socialiste: la riforma del Titolo IV dalla Costituzione mediante l'unificazione delle giurisdizioni; la maggiore finalizzazione delle due funzioni del giudice e del pubblico ministero, rendendoli autonomi fra di loro e per quanto riguarda il CSM, a cui lei ha fatto riferimento, le suggeriamo la scelta del sorteggio per la scelta dei suoi componenti, per superare l'influenza nefasta delle correnti. Quanto all'obbligatorietà dell'azione penale, riteniamo sia necessario il suo superamento con una chiara definizione da parte del Parlamento delle priorità dell'azione penale stessa”.
Al Celio con i feriti libici colpiti dall’Isis
20 gennaio
Una delegazione della commissione Esteri della Camera, composta dal presidente Fabrizio Cicchitto, Pia Locatelli, Vincenzo Amendola, Fucsia Fitzgerald Nissoli, Emanuele Scagliusi, si è recata all’ospedale militare del Celio per far visita ai 15 libici ricoverati in Italia in seguito all’attentato dell’Isis compiuto il 7 gennaio scorso a Misurata. Un gesto di solidarietà e di vicinanza nei confronti di un Paese sconvolto dalla guerra civile e dall’avanzata del Califfato.
«La cosa che mi ha colpito di più - ha detto Pia Locatelli - è la dignità con la quale sopportano la loro condizione e la sciagura dell’attentato. Al Celio ho visto una grande cura non solo del loro corpo ma anche degli aspetti psicologici».
16 anni fa moriva Bettino Craxi, è tempo di una riflessione storica
19 gennaio
“Oggi ricorre il 16' anniversario della morte di Bettino Craxi, ed è il tempo, ahimè con ritardo, di fare una riflessione pacata e serena, lontana dalle polemiche aspre, troppo spesso strumentali di molti. Come ha detto oggi l’attuale segretario del PSI, dobbiamo fare una riflessione da storici.
Noi che non abbiamo condiviso la rottamazione generalizzata, a maggior ragione non possiamo accettare la rottamazione della memoria e per questo riteniamo giusto ricordare Bettino Craxi, leader socialista, in questa aula di cui ha fatto parte per anni, svolgendo un ruolo di rinnovatore troppo spesso non capito.
Bettino Craxi ha dato all’Italia un ruolo da protagonista nel mondo con una politica estera originale e coraggiosa, in particolare contro le dittature di tutti i colori e in difesa dei diritti e delle libertà dei popoli.
Craxi è sepolto ad Hammamet, in Tunisia, la sua seconda patria. Sulla lapide la scritta 'La mia libertà equivale alla mia vita'. Lo ricordiamo con rispetto."
Unioni civili, dicano apertamente che sono contro unioni omosex
18 gennaio
“Il ddl Cirinnà tiene già conto della sentenza della Corte Costituzionale, tanto è vero che non equipara affatto le unioni civili al matrimonio. Tirare in ballo adesso la Consulta è un falso problema, alimentato da una parte del mondo cattolico che non vuole che venga fatta alcuna legge”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando l’ipotesi di una modifica agli articoli 2 e 3 del provvedimento, alla luce dei rilievi che sarebbero stati fatti presenti dal Colle sulla base della sentenza della Corte Costituzionale n.138 del 2010. “Ieri l’unico problema sembrava essere la stepchild adoption, oggi trovandosi in difficoltà nel continuare a sostenere una posizione che nega al minore il diritto a una continuità affettiva, si fa un passo indietro nel tentativo di svuotare completamente la legge. Il ddl Cirinnà è già frutto di una mediazione al ribasso, chi vuole oggi rimetterlo in discussione abbia il coraggio di dire apertamente che è contro le unioni civili e l’estensione dei diritti alle coppie dello stesso sesso. Il Pd su questo punti ha espresso una posizione chiara, la porti fino in fondo e non dia retta alle sirene di una parte dei cattolici."
Aborto: il Ministero dice che va tutto bene, i fatti mostrano il contrario
18 gennaio
“Quello che è emerso nella trasmissione televisiva Presa Diretta conferma purtroppo quanto abbiamo denunciato da tempo: l’obiezione di coscienza ha raggiunto una media del 70 % con punte dell’80% e perfino del 100% in città come Ascoli Piceno. Questo rende di fatto il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza un vero e proprio calvario per le donne”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando la trasmissione Presa Diretta, dedicata all' applicazione della legge 194, andata in onda domenica sera su Rai 3. “Non sono gli obiettori a essere demonizzati, come afferma il Movimento per la Vita, ma i non obiettori a essere penalizzati, costretti a fare da pendolari da un ospedale all’altro e ai quali viene preclusa la possibilità di carriera. Così come penalizzate sono le donne, che al trauma dell’aborto aggiungono quello delle enormi difficoltà a cui vanno incontro e il mancato rispetto del loro dolore. Il diritto all’obiezione di coscienza, che non è in discussione, non può trasformarsi in un mancato servizio.
La cosa che allarma di più, infine, è la crescita degli aborti clandestini o “fai da te”, enormemente sottostimata, sul cui numero si hanno sospetti solo quando le pazienti vanno in ospedale per emorragie classificate come aborti spontanei. I dati del Ministero dicono che tutto va bene, i fatti purtroppo dimostrano il contrario”.