Riforma Costituzionale, un sì con riserva
11 gennaio
“La legge di riforma costituzionale non è propriamente quella voluta dal gruppo socialista. Non lo è nei contenuti che, nonostante i miglioramenti apportati al Senato, in diverse parti sono ambigui, a volte poco chiari, e non lo è per il metodo. Sarebbe stato senza dubbio meglio, come avevamo proposto a inizio legislatura, adottare la strada maestra di un’Assemblea Costituente che, svincolata dall’esame di altri provvedimenti, avrebbe potuto dedicare più tempo e maggiori approfondimenti e serenità, pur senza escludere il confronto, se necessario anche aspro”. Lo ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto sulla riforma della Legge costituzionale, approvata oggi alla Camera. “Non vogliamo lasciare alibi a nessuno per giustificare le difficoltà del Paese, attribuendole ad una mancata riforma costituzionale. Per questo annunciamo, con tutte le riserve nel merito e nel metodo, il voto favorevole della componente socialista ed allo stesso tempo chiediamo ancora una volta la modifica della legge elettorale per garantire, insieme alla governabilità, che è fattore importante, la rappresentanza”.
Unioni civili, il 23 in piazza a sostegno del ddl Cirinnà
14 gennaio
“Spacciare la stepchild adoption, che vuole garantire gli stessi diritti degli altri minori ai figli e alle figlie di una coppia omosessuale, per il via libera all’utero in affitto, pratica che è e resta vietata in Italia, significa imbrogliare volutamente i cittadini e le cittadine. Già nel 2006 i vescovi e le forza politiche cattoliche si misero in mezzo, appoggiando la piazza del Family day, per far fallire i Dico, oggi ci provano nuovamente, ma siccome il Paese è cambiato e nessuno ha il coraggio di dirsi apertamente contrario alle unioni gay, utilizzano falsi argomenti per bloccare la legge”. Lo ha detto Pia Locatelli, capogruppo della componente socialista alla Camera.
“E’ vero che la politica è dialogo e compromesso ma su alcuni diritti, riconosciuti nella maggior parte dei Paesi europei, c’è un limite sotto il quale la mediazione non può scendere. Per questo saremo alle manifestazioni organizzate nelle piazze d'Italia il prossimo 23 gennaio nell'ambito della campagna #svegliatitalia, per un sostegno pieno del ddl Cirinnà”.
Fine vita, finalmente discussione in Parlamento
13 gennaio
“Finalmente il Parlamento avvia una discussione sulla legge sul fine vita e sul testamento biologico, l’obiettivo dell’Intergruppo è stato raggiunto”. Così Pia Locatelli, capigruppo della componente socialista alla Camera e coordinatrice, assieme a Marisa Nicchi e a Ilaria Borletti Buitoni, dell’Intergruppo eutanasia legale e testamento biologico, commenta la notizia della calendarizzazione della proposta di legge da parte della riunione dei capigruppo.
“Abbiamo inviato una lettera a tutti i capigruppo, firmata da 67 deputati e deputate, sollecitando la discussione delle varie Pdl, e dobbiamo ringraziare Arturo Scotto per aver posto l’attenzione sul tema. C’è la proposta di Sel, c’è una proposta di legge popolare e io stessa ne ho presentata una a inizio legislatura. Noi vogliamo che si faccia una legge. Non abbiamo dato volutamente delle indicazioni proprio per permettere un coinvolgimento trasversale e la costruzione di un testo ampiamente condiviso”.
Migranti: reato di clandestinità inutile, Parlamento già ha approvato sua abolizione
12 gennaio
“Il reato di immigrazione clandestina va abolito perché inutile, inefficace e intasa i tribunali e perché lo ha stabilito il Parlamento stesso, anche con i voti dell’Ncd, approvando la legge sulle pene carcerarie il 2 aprile del 2014”. Lo ha detto Pia Locatelli, capogruppo della Componente socialista alla Camera e presidente del Comitato diritti umani.
“Dopo l’approvazione il Governo ha l’obbligo di cancellare il reato con un decreto legislativo. Perché non l’ha ancora fatto? Il reato di clandestinità, introdotto nel 2009 dal Centrodestra, ha fatto diventare automaticamente criminali tutti gli immigrati irregolari, però non ha mandato in galera nessuno e non ha aumentato il numero di rimpatri. Gli stranieri denunciati rischiano, infatti, solo una multa da trasformare in un’espulsione e rimangono liberi (anche di far perdere le loro tracce) mentre la giustizia italiana è costretta a istruire costosi e inutili processi. Una sua abolizione paradossalmente potrebbe facilitare le espulsioni, per le quali non si dovrebbe più attendere l’esito di un processo”.
Colonia, nessuna deroga alla libertà e ai diritti delle donne
9 gennaio
"La giusta accoglienza di rifugiati, rifugiate, profughi e profughe che fuggono da guerre e violenze non contraddice il diritto delle donne di essere libere di girare da sole, anche di notte, anche a Capodanno, senza veder messa a repentaglio la propria sicurezza. Questo diritto, per il quale molte di noi hanno combattuto e ancora combattono in diverse parti del mondo, non può e non deve essere messo in discussione da nessuno. Chi non lo accetta e non lo rispetta va punito”. Lo ha detto Pia Locatelli, presidente del Comitato Diritti umani della Camera e presidente onoraria dell’Internazionale Socialista Donne.
“Consigliare alle donne tedesche, così come è stato fatto, di non guardare gli immigrati e di evitarli è un deciso passo indietro, un primo pericoloso abbassare la testa che non possiamo accettare. Il rispetto per le donne e per la loro libertà è una nostra conquista alla quale non sono concesse deroghe a nessuno, rifugiati e non. Per questo sarò a Colonia il 4 febbraio alla manifestazione contro la violenza subita dalle donne tedesche, per questo continuerò a battermi per i diritti violati delle donne islamiche nei loro Paesi”.
E’ morta Giovanna Moscatelli, amica e compagna
9 gennaio
"La nostra compagna Giovanna Moscatelli ci ha lasciati alcuni giorni fa, era in ospedale e non è riuscita a superare la crisi che l’aveva costretta ad un primo ricovero nel mese di novembre”. Così Pia Locatelli ha ricordato la compagna e l’amica, morta a Milano nei giorni scorsi. “Insegnante, preside per tanti anni, è stata attiva nel mondo della scuola che l’ha vista partecipe ai processi di riforma già dai tempi dei “decreti delegati” fino a quella della “buona scuola”, alla quale non ha risparmiato critiche severe. La scuola e le politiche femminili sono stati i due ambiti in cui ha riversato il suo impegno di militante socialista appassionata.
Presente e attiva nella vita delle federazioni provinciale milanese e regionale della Lombardia, è stata componente del Consiglio e della Direzione nazionale, non mancando mai a nessuna convocazione, per un senso del dovere che ha caratterizzato non solo la sua militanza politica ma tutta la sua vita. Il suo desiderio di coniugare impegno civico e militanza socialista e femminista aveva fatto della sede del Partito a Milano la base per una sezione della Banca del tempo e l’aula scolastica per le sue lezioni di lingua italiana a immigrati e immigrate, senza chiedere loro alcunché, perché Giovanna era generosa e rigorosa, molto critica e allo stesso tempo molto comprensiva.
Grazie Giovanna".