Migranti: decisione scandinava grave precedente
4 gennaio
“La decisione della Svezia di reintrodurre i controlli con la Danimarca e quella danese di chiudere la frontiera con la Germania sono un grave precedente che mina la libertà di circolazione delle persone, uno dei principi fondamentali dell’Unione europea e uno dei fatti più tangibili per i cittadini e le cittadine”. Lo ha detto Pia Locatelli dopo l’annuncio di nuove chiusure tra le frontiere europee.
“Questa volta non si tratta di emergenza terrorismo, ma di impedire l’ingresso ai profughi, alle profughe, e ai/alle richiedenti asilo. Non possiamo accettare la nascita di questi nuovi muri: serve una soluzione comune in termini di accoglienza, sia per dare risposte a chi fugge da guerre e persecuzioni, sia per salvaguardare Schengen e la libertà di movimento dei cittadini e delle cittadine europei. Ce lo impone la legislazione internazionale e ce lo impone il rispetto dei diritti umani”.
Pensioni: donne doppiamente penalizzate
4 gennaio
“I dati dell’Istat sul divario delle pensioni tra uomini e donne non fanno che confermare quanto si sapeva da tempo. Già nel 2011 le donne socialiste europeo in un video spiritoso denunciavano l’esistenza del gap e chiedevano di porvi rimedio”. Lo afferma Pia Locatelli, commentando i dati dell’Istat che indicano che il gap pensionistico tra uomini e donne è di circa 6 mila euro l’anno.
“La situazione attuale vede le donne penalizzate doppiamente: sia per gli stipendi che sono in media più bassi, sia per la minore anzianità contributiva dovuta ai periodi di congedo per maternità e alle interruzioni per il lavoro di cura che pesa quasi esclusivamente sulle donne. A questo si aggiungono i costi elevatissimi del ricongiungimento, che impediscono di rimettere insieme carriere discontinue. E’ da anni che chiediamo di colmare questa ingiustizia, speriamo che l’evidenza dei dati sia da sprone per una riforma del sistema pensionistico a “misura” di donna".
Unioni civili: nessun passo indietro sulla stepchild adoption
2 gennaio
“Sulle unioni civili non accettiamo passi indietro: il ddl Cirinnà rappresenta già un compromesso che arriva in enorme ritardo con quanto avviene nel resto dell’Europa”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando l’ipotesi di modifiche al provvedimento sulle unioni civili che verrà discusso a fine gennaio in Senato. “Rimettere il provvedimento in discussione trasformando la stepchild adoption in “affido rafforzato”, vorrebbe dire svuotarlo di contenuti e creare una nuova discriminazione che colpirebbe non solo le coppie omosessuali, ma anche i figli e le figlie di uno dei partner. Quando si tratta di diritti è lecito ci siano differenze all’interno di uno stesso partito, ma è altrettanto lecito che in Parlamento si formino maggioranze diverse”.
Esecuzioni in Arabia Saudita: noi contro la pena di morte, sempre
2 gennaio
“Il 2016 non inizia bene per quanto riguarda i diritti umani. Senza entrare nel merito delle sentenze e del funzionamento della giustizia dell’Arabia Saudita, a prescindere dal fatto che si tratti o meno di terroristi, noi siamo contro la pena di morte sempre e comunque”. Lo ha detto Pia Locatelli, presidente del Comitato diritti umani della Camera, commentando la notizia delle 47 esecuzioni in Arabia Saudita. “Nonostante la timida apertura democratica avviata dall’Arabia con il voto delle ultime amministrative, le terze nella storia del Paese e le prime con la partecipazione delle donne, le esecuzioni di ieri mostrano che sul fronte dei diritti umani siamo ancora al Medioevo”.