In concomitanza con la chiusura dei lavori parlamentari,
sospendiamo la nostra newsletter per il periodo natalizio.
Torneremo a informarvi sull’attività di Pia Locatelli con la riapertura della Camera programmata per l’11 gennaio.
Buone feste e Buon 2016
Unioni gay, anche la Grecia ha una legge, Italia ancora in ritardo
23 dicembre
“Anche la Grecia, sfidando l’opposizione dell’influente Chiesa ortodossa, ha approvato una legge che legalizza le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Noi quanto ancora dobbiamo aspettare?”. Così Pia Locatelli commenta la notizia del provvedimento approvato questa mattina dal Parlamento di Atene. “Era il 1988 - ha ricordato - quando i socialisti con Alma Cappiello presentarono una proposta di legge per le coppie di fatto, sia omosessuali sia eterosessuali, e oggi siamo ancora a questo punto. Mentre in quasi tutto il mondo occidentale le unioni omosessuali sono ufficialmente riconosciute, noi, nonostante i ripetuti richiami della Corte europea, da mesi siamo fermi in Senato. L’obbiettivo, più volte annunciato dal presidente del Consiglio Renzi, di approvare una legge entro l’anno è stato ancora una volta disatteso”.
Fine vita, poter scegliere non sia un diritto solo per persone privilegiate
22 dicembre
“Io, come parlamentare e come persona ho il massimo rispetto per le leggi dello Stato, ma ho visto che a volte per smuovere la politica servono azioni forti. I Radicali hanno sempre fatto ricorso ad atti di disobbedienza civile per sollevare l’attenzione sui diritti. Basti pensare alle loro campagne e alle loro autodenunce per la depenalizzazione dell’aborto, che hanno contribuito al varo della legge 194, o a quelle sulla legalizzazione della cannabis sulla quale adesso abbiamo ottenuto la calendarizzazione. Spero che anche questa volta lo choc serva a far sì che si affronti il tema”. Così Pia Locatelli, coordinatrice dell’Intergruppo per l’eutanasia e il testamento biologico, commenta in un’intervista all’Avanti! il video diffuso dall’Associazione Luca Coscioni nel quale Dominique Velati, militante radicale e malata terminale, annuncia, con un distacco e una tranquillità disarmanti, il suo imminente suicidio, avvenuto in Svizzera il 15 dicembre .
“Noi vogliamo che si cominci a discutere, vogliamo che si faccia una legge. Non abbiamo dato volutamente delle indicazioni proprio per permettere un coinvolgimento trasversale e la costruzione di un testo ampiamente condiviso”. Bisogna “evitare, soprattutto, come è avvenuto per l’aborto prima e per la legge sulla fecondazione assistita poi, che siano solo i più privilegiati a potersi permettere di andare all’estero per realizzare le proprie decisioni”.
Pia Locatelli è intervenuta su questo tema, ma anche sulla vicenda della gestazione per altri e sul suo nuovo incarico come presidente del Comitato diritti umani della Camera, in un’intervista a Radio radicale.
A Bergamo Commissione per il diritto d’asilo
21 dicembre
Via libera al decreto che consente di aprire una sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale presso la Prefettura di Bergamo.
Un risultato ottenuto grazie all’impegno della deputata del PD Elena Carnevali, condiviso con i colleghi Pia Locatelli, Giuseppe Guerini e Gregorio Fontana, componenti bergamaschi della Commissione d’inchiesta sui centri d’accoglienza per i rifugiati.
Con la firma del decreto sarà consentito alla Prefettura di Bergamo di avviare, a partire da gennaio 2016, una Commissione di valutazione che permetterà di smaltire le liste d’attesa.
La Commissione è composta da un rappresentante della Prefettura, uno della Polizia di Stato, un membro dell’Anci e uno dell’Unhcr (Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati).
Russia, diritto internazionale ancora violato: restano le sanzioni
21 dicembre
“Purtroppo permangono le violazioni palesi del diritto internazionale commesse dalla Russia, compresa l'illegittima annessione della Crimea, che pure non è contemplata negli accordi di Minsk ma che noi socialisti non possiamo dimenticare”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole alla mozione di maggioranza sul mantenimento delle sanzioni alla Russia.
“Secondo le mozioni presentate dalle opposizioni, l’elemento di novità sarebbe rappresentato dall’impegno della Russia nella lotta a Daesh, che giustificherebbe il superamento delle sanzioni, dimenticano però che, come si afferma nella mozione di maggioranza, la stessa Russia non ha mai inteso collegare le due questioni, non subordinando in alcun modo la partecipazione allo sforzo anti-Daesh a una rimozione delle sanzioni. Siamo consapevoli che le sanzioni hanno comportato e comportano un danno economico al nostro Paese, ma siamo ancor più convinti che le ragioni di natura geopolitica devono prevalere su quelle di carattere economico”.
Violenza donne, sul “codice rosa” era meglio azzerare tutto
19 dicembre
“Per la prima volta in questa legislatura abbiamo cercato di avviare sulla Legge di stabilità un’azione trasversale relativamente a tematiche che riguardano in particolare le donne e l’uguaglianza tra uomini e donne. Ci siamo riuscite su molti argomenti, come sui voucher alle baby sitter, sui premi di produttività, sul ripristino dei fondi per le pari opportunità, sull’aumento a 15 giorni del congedo per i neo papà sul quale è stato approvato un mio ordine del giorno. Non ci siamo riuscite su questo, che riguarda la tutela delle vittime di violenza”. Lo ha detto Pia Locatelli dopo essere intervenuta in Aula per annunciare la sua firma all’emendamento presentato da Marisa Nicchi, e bocciato dall’Aula, che chiedeva di cancellare i commi 451bis e ter, istitutivi del “percorso tutela delle vittime di violenza”.
“La ragione che mi ha indotto a sottoscrivere questo emendamento è che abbiamo perso la relazione con le associazioni che di questi temi si occupano. Loro si sono sentite tradite, e ne sono dispiaciuta. Fare tabula rasa per ripartire a confrontarci avrebbe potuto avviare la costruzione di una soluzione positiva per una migliore definizione delle linee guida”. La presentazione dell’emendamento, infatti, aveva sollevato le proteste delle associazioni femminili e in molte si sono chieste come fosse possibile che Pia Locatelli, che nel corso dell’approvazione della legge sulla violenza delle donne si era pronunciata contro l’irrevocabilità della querela, avesse potuto firmarlo "Ci tenevo a sottolineare – spiega Locatelli a Cristina Obber sul blog del Corriere della Sera “La 27ora” – l’importanza della trasversalità, per cui mi sono sempre battuta in questi anni. Ci tenevo a promuoverla concretamente. Ho assunto un rischio? Sì, l’ho fatto. Quando, dopo aver dichiarato la mia sottoscrizione, ho visto il testo – di cui non condividevo il contenuto – ho pensato a come si potesse tutte insieme rimediare, e sottolineo insieme, non per parti contrapposte”. Una posizione ribadita anche in un’intervista su IO Donna. “Ammetto di aver firmato senza leggere. Per favorire il lavoro trasversale mi sono impegnata a firmare tutti gli emendamenti che sarebbero stati presentati”.
Salute delle donne e delle bambine, riparte il finanziamento italiano
19 dicembre
Approvato un ordine del giorno sulla Legge di Stabilità, a prima firma Pia Locatelli, che impegna il Governo, per il triennio 2016-2018, ad autorizzare la spesa di 15 milioni di euro, finalizzata al finanziamento della partecipazione italiana alla "Global Strategy for Women's and Children's Health". “Sono molto soddisfatta – ha detto Pia Locatelli - la cooperazione sanitaria, e la cooperazione italiana in generale, dopo un periodo di tagli, sta lentamente riprendendo una dimensione internazionale che è consona al ruolo che il nostro Paese ha sempre svolto in tema di cooperazione internazionale"