Not In My Name, le comunità islamiche contro il terrorismo
19 novembre
Pia Locatelli aderisce alla manifestazione nazionale promossa dalle comunità islamiche italiane che hanno deciso di scendere in piazza in solidarietà con le vittime di Parigi e contro il terrorismo di Daesh sabato 21 alle ore 15. La manifestazione nazionale, che si terrà a Roma, in piazza Sant’Apostoli, vedrà un largo coinvolgimento delle musulmane e dei musulmani d’Italia, riuniti per ribadire il loro “Not In My Name”.
“Sono sempre stata convinta del fatto che esista un Islam moderato e pacifico e in questo momento è bene che siano le stesse comunità islamiche a scendere in piazza per ribadirlo. Isolare i musulmani o considerarli tutti terroristi vorrebbe dire alimentare la campagna d’odio che è proprio quello che vuole Daesh”.
Bergamo. “Chi governa il mondo?”, Sabino Cassese a un convegno della Fondazione Zaninoni
19 novembre
“Ringraziamo il professor Cassese che per la seconda volta ha dato la sua disponibilità a essere qui con noi. In un primo momento avevamo pensato di incentrare questo incontro sul suo ultimo libro “Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale”, testo dove descrive e analizza, come mai nessun giudice costituzionale sino ad ora, il funzionamento di una istituzione così centrale nella vita giudiziaria e politica del nostro Paese, come la Corte costituzionale, comparandola con quelle di altri Stati. Ma abbiamo convenuto con il professore che forse questo sarebbe stato un tema troppo tecnico e si è preferito un intervento di respiro più ampio, appunto “Chi governa il mondo?”, dando continuità ad un’altra iniziativa della Fondazione con il prof Prodi che ci aveva fatto una lezione di geopolitica interessantissima intitolata: cosa sta succedendo al mondo”.
Lo ha detto Pia Locatelli introducendo a Bergamo l’affollato convegno “Chi governa il mondo?” organizzato dalla Fondazione Zaninoni, di cui è presidente.
Il relatore Sabino Cassese ha sviluppato un escursus sulla governance. Ha ricordato che nel mondo, oltre alle istituzioni sovranazionali quali l’Onu e l’Unione Europea, vi sono 193 Stati nazionali, 2.000 organismi tematici (Organizzazione mondiale della Sanità, Organizzazione mondiale del Commercio, Organizzazione per l’utilizzo delle risorse marine e così via), oltre alla cosiddetta società civile, che nel loro assieme, come la marble cake, con reciproche interferenze governano la globalizzazione. Alla relazione sono seguite numerose domande alle quali il professore ha puntualmente risposto.
Missioni internazionali, sì della Camera alla proroga
19 novembre
“Non è questo il momento delle polemiche e delle divisioni. Come tante volte è accaduto in passato, quando uno Stato viene colpito e attaccato, quando le vite sono in pericolo, quando vengono messi a repentaglio valori culturali e democratici, tutte le forze politiche ritrovano unità in un obiettivo comune. I vili attentati di Parigi non hanno colpito solo la Francia, ma l’Europa tutta. Le strumentalizzazioni sollevate in questi giorni da alcune forze politiche, volte a demonizzare rifugiati e immigrati, a far passare il messaggio che musulmano vuol dire terrorista e che non esiste un i
Islam moderato, sono una vergogna e un oltraggio per quei morti. Come ha ricordato il presidente Cicchitto, Daesh fino ad oggi ha ucciso 100 mila musulmani, e molte vittime di venerdì erano di religione islamica. Due dati di fatto che dovrebbero chiudere ogni polemica”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera per dichiarazione di voto sul decreto di proroga alle missioni internazionali.
“Questo provvedimento rispecchia la nuova complessità richiesta all'impegno politico-militare dell'Italia per stabilizzare e pacificare aree del pianeta i cui squilibri oggi hanno terribili ripercussioni anche all’interno dei nostri confini. Al nostro consueto ruolo di contribuire ai processi di pace e di ricostruzione se ne aggiunge anche uno di difesa interna”.
Eterologa, violazioni anonimato fatto gravissimo, Lorenzin intervenga
18 novembre
“Nel maggio scorso avevamo presentato un’interrogazione alla ministra Lorenzin per chiedere il rispetto dell’anonimato dei donatori di gameti, messo a rischio con la creazione del registro nazionale non presso i Centri di procreazione medicalmente assistita, bensì presso il Centro Nazionale trapianti.
La Ministra, forse male informata, ci aveva dato assicurazioni sul rispetto della privacy: oggi la conferma che i nostri timori erano fondati. La violazione c’è stata, come ha confermato il garante della Privacy interpellato dalle Associazioni, e in forma gravissima”. Così la deputata socialista Pia Locatelli nel corso della conferenza stampa con l’Associazione Luca Coscioni sulla fecondazione eterologa.“A questo punto interrogheremo nuovamente la Ministra per sapere quali provvedimenti intende prendere dopo questi fatti. Nonostante le sentenze che di fatto hanno smantellato quasi completamente la legge 40, continuano a sussistere paletti e regolamentazioni volti di fatto a bloccare la fecondazione eterologa”.
Ginevra, strategie comuni per la salute di donne e bambini
16 novembre
Nell’ambito della campagna “Every Woman, Every Child”, la nuova strategia globale per la salute di donne, bambini e adolescenti 2016-2030, lanciata a settembre 2015 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si è tenuta a Ginevra una consultazione che ha visto la partecipazione di oltre 100 “stakeholders”, rappresentanti di governi, parlamenti, organizzazioni internazionali, società civile, Ong. All’incontro ha partecipato Pia Locatelli come membro dell’Advisory Group dell’Unione Interparlamentare su HIV/AIDS e Salute materna, neonatale, infantile.
All’ordine del giorno l’Accountability sui temi della campagna “Every Woman, Every Child “ per il post 2015.
Essere “accountable” significa essere responsabili di decisioni ed azioni e quindi rispondere dei risultati delle stesse. Costruire una cornice comune di “accountability”, significa costruire un sistema di azioni, coordinate e coerenti di monitoraggio, revisione e conseguenti azioni con riferimento alle risorse, ai risultati e ai diritti in tema di salute, ha detto Flavia Bustreo, vicedirettora generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la famiglia e la salute di donne e bambini/e.
Pia Locatelli è intervenuta nel panel che discuteva di accountability a livello nazionale illustrando due esempi di iniziative dell’intergruppo parlamentare da lei coordinato “Salute globale e diritti delle donne”: il convegno e la mozione contro i matrimoni precoci e forzati e il lavoro coordinato a livello europeo per contrastare l’iniziativa europea “One of us”, che avrebbe impedito alla Commissione europea di continuare a finanziare azioni di cooperazione allo sviluppo in tema di salute e diritti sessuali e riproduttivi.
Parigi, si strumentalizza tragedia per odioso attacco a Chaouki
16 novembre
“Ancora una volta il deputato Kahlid Chaouki è oggetto di odiosi attacchi razzisti sui social. I tragici fatti di Parigi vengono strumentalizzati per alimentare una campagna d’odio ingiustificata volta a far passare il messaggio che tutti i musulmani sono terroristi e che non possa esistere un Islam moderato”.
Lo afferma la deputata socialista Pia Locatelli, presidente del Comitato diritti umani della Commissione Esteri della Camera. “Al collega Chaouki, che si è sempre battuto contro ogni fondamentalismo, va la solidarietà del Gruppo socialista e di tutto il PSI”.
Italcementi: parlamentari bergamaschi scrivono al Governo per gli ammortizzatori sociali
16 novembre
I parlamentari bergamaschi Antonio Misiani, Giuseppe Guerini, Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Pia Locatelli hanno scritto ai ministri Poletti e Guidi sulla questione degli ammortizzatori sociali per il gruppo Italcementi. La lettera, firmata anche da altri 11 deputati dei territori interessati e dai presidenti delle commissioni lavoro Camera (Damiano), attività produttive Camera (Epifani) e industria Senato (Mucchetti), sollecita l'attivazione per Italcementi dell'art. 42 del decreto legislativo 148 del 2015 (la norma che regola la transizione dal vecchio al nuovo regime della cassa integrazione guadagni), al fine di gestire nel modo più efficace le ricadute occupazionali della riorganizzazione del gruppo. Una richiesta in tal senso è stata avanzata al governo nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali e dall'azienda.