Comitato diritti umani, Pia Locatelli nominata presidente
5 novembre
Pia Locatelli è la nuova presidente del Comitato diritti umani della Commissione esteri della Camera, subentra a Mario Marazziti. La nomina, arrivata mercoledì scorso nel corso della conferenza dei capigruppo della Commissione esteri, rappresenta un riconoscimento personale sia per il lavoro sui diritti, svolto in questi primi due anni di legislatura in termini di iniziative parlamentari, sia per il ruolo svolto a sostegno di campagne nazionali e internazionali.
“Vorrei - ha detto Pia Locatelli in un’intervista all’Avanti! - che il Comitato diventasse anche una sorta di terminale italiano delle varie Agenzie che si occupano di diritti umani, dall’Onu al Consiglio europeo, la Convezione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), e le Ong che si occupano della materia.
Le mie priorità per i prossimi mesi: i diritti dei bambini e delle bambine “un campo su cui c’è tantissimo da lavorare”.
Diritti del fanciullo, ora le violazioni saranno denunciate
4 novembre
Via libera della Camera alla ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo, adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2011, che prevede, per la priva volta, dei rimedi contro le violazioni dei diritti fondamentali dei e delle minori.
“Il Protocollo - ha detto Pia Locatelli, relatrice del provvedimento - è inteso a rafforzare la salvaguardia dei diritti all’infanzia attraverso la presentazione di segnalazioni o di vere e proprie denunce al Comitato delle Nazioni Unite, colmando una grave lacuna che indeboliva una piena attuazione di questo testo rispetto a quanto accade per le altre convenzioni sui diritti umani in ambito ONU. Ad oggi il Protocollo risulta essere stato sottoscritto da 44 Paesi e ratificato da 14.
L'Italia, che è stata fra i primi firmatari del documento, si era impegnata a ratificarlo entro il settembre del 2013, quindi vi arriviamo con due anni di ritardo. La sua ritardata ratifica da parte del nostro Paese ha rappresentato una delle criticità a carico emerse nel corso della revisione periodica universale svoltasi presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra nell'ottobre dell'anno scorso” .
L’approvazione del Protocollo è stata accompagna da un ordine del giorno a firma Locatelli e Zampa che impegna a una ratifica ampia, provvedendo anche alle dichiarazioni opzionali che consentiranno di ricevere segnalazioni da altri Stati, e consentendo la procedura di inchiesta in caso di violazioni gravi o sistematiche.
Venti anni fa l’assassinio di Rabin, la pace che tentò di costruire ancora lontana
4 novembre
“Sono numerosissime le cerimonie di questi giorni per la commemorazione di Yitzhak Rabin, ma è oggi il giorno in cui, vent'anni fa, nel parcheggio del municipio di Tel Aviv, un estremista religioso uccise l'uomo coraggioso, capace di sfidare non solo i suoi nemici, gli avversari politici dentro e fuori il Paese, ma soprattutto i suoi amici, quelli della sua parte e del suo popolo, tanto era convinto del dovere di costruire la pace in Israele e nel Medio Oriente”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla Camera nel corso della commemorazione di Rabin a vent’anni dalla morte.
“Consapevole che la pace va costruita con determinazione e soprattutto con coraggio, superando ostacoli, muri fisici e mentali, andò dritto all'obiettivo e per questo fu ucciso. Non sono molti i grandi in questa nostra epoca difficile. Lui certo lo è, come lo fu Willy Brandt, un altro grande uomo della storia recente che perseguì lo stesso obiettivo di Rabin: far cadere i muri tra i popoli, cambiando il mondo verso la pace. Willy Brandt è riuscito nel suo intento e la cortina di ferro è caduta. Rabin è stato fermato da una mano e da una cultura omicide. La pace che Rabin ha tentato di costruire è, purtroppo, ancora lontana”.
Aborti in calo obiettori in aumento
3 novembre
“Questi numeri dovrebbero far riflettere quanti ancora oggi non perdono l’occasione per auspicare un ritorno al passato, tentando di ostacolare, sia a livello pratico sia a livello psicologico, le scelte delle donne nel portare avanti o meno una gravidanza”. Lo scrive Pia Locatelli in un post sul “Fatto quotidiano”, commentando i dati della relazione annuale sull’attuazione della legge 194 che indicano un calo delle interruzioni volontarie di gravidanza, scese per la prima volta a meno di 100.000 l’anno. “Numeri – aggiunge - che potrebbero essere di gran lunga inferiori se non ci fosse stato in questi ultimi anni un progressivo smantellamento dei consultori.
Ci preoccupano molto inoltre i numeri relativi all’obiezione di coscienza, che ha raggiunto il 70% dei ginecologi. Non pensiamo che la strada sia quella di impedire l’obiezione, ma l’obiezione non può e non deve essere una scusa per impedire un servizio”.
Internet, non limitare la libertà non consentire gli abusi
3 novembre
“Abbiamo assistito e assistiamo quotidianamente alla diffusione di insulti, minacce o di inviti alla violenza, che vengono diffusi soprattutto per mezzo dei social network, volti a colpire chi esprime opinioni diverse. I soggetti più bersagliati sono in genere le donne, gli omosessuali, coloro che provengono da etnie diverse o che esprimono diversi credi religiosi. Forti dell’anonimato, alcune persone riversano nella rete tutto l’astio e l’odio che tengono sopiti nel loro quotidiano: misoginia, omofobia e razzismo escono allo scoperto, a volte con il solo scopo di farsi notare, di arrivare alle cronache, di ottenere un "mi piace" in più. Avviene in un verso e nell’altro, come nel caso della “lista di proscrizione” contro i presunti omofobi pubblicata in un sito che si propone di schedare tutti gli italiani che contravvengono al rispetto dei diritti (non si specifica quali) di minoranze etniche, omosessuali e animali, avvalendosi del contributo degli utenti.
Questa Carta dei diritti si propone di arginare questo fenomeno attraverso la tutela della dignità delle persone da comportamenti quali l'incitamento all'odio, alla discriminazione e alla violenza, coniugando la necessità di stabilire alcune regole, senza per questo limitare la libertà di opinione e di espressione”.
L’ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto sulla mozione sulla dichiarazione dei Diritti in Internet messa a punto dall’apposita Commissione parlamentare.
Conferenza programmatica del Psi. La libertà delle persone: liberi e uguali
31 ottobre
“In 3 ore abbiamo affrontato 32 argomenti”. Lo ha detto Pia Locatelli riassumendo i lavori del tavolo di lavoro “La libertà delle persone”, da lei coordinato, a conclusione della seconda giornata della Conferenza programmatica del Psi, che si è svolta venerdì e sabato a Roma. Tra i temi trattati: giustizia, libertà dell’informazione, omofobia e questione gender, emigrazione e politica estera, violenza sulle donne, gioco d’azzardo, diritti civili, legge 40.
“Di questi temi - ha aggiunto - molto tempo è stato preso dalla questione delle unioni civili anche alla luce dell’ultima sentenza che ha annullato le trascrizioni dei matrimoni con un giudice relatore, che per le sue posizioni note, avrebbe dovuto astenersi. Bisogna fare una legge che regoli le unioni civili. Nel 1988 con Alma Cappiello presentammo una proposta di legge per le coppie di fatto, sia omosessuali sia eterosessuali, e oggi siamo ancora a questo punto…”
“Anche sul fine vita e sul testamento biologico bisogna costringere i legislatori ad occuparsene. In Italia il 70% sono favorevoli all’eutanasia e il 90% al testamento biologico. Ogni anno 20mila pazienti vengono aiutati a morire negli ospedali italiani.
Il tema su cui invece si sono riscontrare le maggiori differenze è stato quello dell’amnistia e delle carceri. Contrarietà all’amnistia per ragioni diverse. C’è la consapevolezza di un senso di insicurezza diffuso e di un sistema giudiziario che non funziona. Carceri e amnistia sono un tema aperto”.