Pia Locatelli, dopo aver visitato il Centro Telefono Donna nato per supportare le donne vittime di violenza, ha sottolineato i risultati positivi raggiunti dall’amministrazione Brivio negli ultimi cinque anni, soprattutto per quanto attiene al ruolo propulsivo avuto nel progetto che ha visto il completamento del polo universitario del Politecnico, con l'inserimento del CNR. “Mi auguro – ha detto Pia Locatelli – che questa collaborazione possa essere in futuro un volano per politiche di sviluppo nel territorio che possano portare all'avvio di nuove attività produttive e di rilancio dell'economia, con la creazione di opportunità in ambiti non tradizionali a Lecco”.
Virginio Brivio ha ringraziato Pia Locatelli per l'impegno profuso da sempre per le donne, i loro diritti, l'occupazione, il contrasto alla violenza che ancora in numero troppo elevato esse subiscono. Brivio ha auspicato che in futuro sia possibile migliorare queste iniziative, grazie ad un futuro confronto programmatico con i socialisti e le socialiste lecchesi, e con il prezioso supporto dell'azione parlamentare di Pia Locatelli.
Dopo Lecco è stata la volta di Cologno Monzese e Bollate dove sono presenti liste socialiste a sostegno dei candidati sindaci rispettivamente Alessandro Del Corno e Francesco Vassallo.
Migranti, inaccettabile modello di accoglienza dei grandi Centri
27 maggio
“La presenza di donne e bambini nel Centro di accoglienza migranti di Mineo si aggira attorno al 7%, ma mentre c’è una grande attenzione verso i minori non accompagnati, altrettanto non si può dire per quanto riguarda le donne. Le donne presenti nel Centro hanno tutte subito una forma di violenza è c’è un timore fondato che questa possa ripetersi, viste le condizioni di promiscuità in cui vivono, anche all’interno del Centro”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla conferenza stampa che si è svolta a Catania al termine della missione della Commissione d’inchiesta su Cie e Cara in Sicilia orientale.
Il programma della missione ha visto impegnati i componenti della Commissione nei sopralluoghi al Cara di Mineo, e nelle audizioni dei responsabili della gestione del Cara, delle istituzioni, degli operatori umanitari dei Centri d’accoglienza e delle associazioni.
Pia Locatelli si è soffermata sul ruolo della Commissione d’inchiesta che non è solo quello di verificare ed evidenziare la criticità dei Centri, il cui modello di accoglienza non è accettabile, ma anche di svolgere un ruolo propositivo.
“In particolare – ha aggiunto – bisogna cercare di conciliare, anche attraverso la revisione della Convenzione di Dublino, l’identificazione dei e delle migranti, che noi consideriamo una forma di sicurezza in grado di garantire un minimo di diritti, con il rifiuto da parte di siriani e siriane ed eritrei ed eritree che vedono nell’identificazione un ostacolo per uscire dai confini italiani per ricongiungersi con le loro famiglie”.
Diritti delle donne, una nuova agenda post 2015
25 maggio
Il punto sulla situazione a 20 anni dalla Quarta Conferenza Internazionale delle Donne di Pechino e i temi attorno a cui è ruotata la 59esima Commission on the Status of Women (CSW) delle Nazioni Unite, tenutasi a marzo di quest'anno a New York, sono stati al centro di un incontro organizzato da Aidos, volto a tracciare un bilancio di quanto è stato fatto e di cosa ancora resta da fare in un mondo completamente cambiato in questi due decenni.
“Rispetto alle aspettative, la sessione di quest'anno - ha detto Pia Locatelli, intervenendo ai lavori - è stata una celebrazione, non certamente un momento di analisi approfondita dei 20 anni dalla Conferenza, né tantomeno una preparazione del lavoro per la nuova agenda post 2015.
Quest'anno il documento che solitamente chiude i lavori della CSW è stato presentato e votato all'inizio della sessione, proprio il primo giorno. Si tratta della “Political declaration on the occasion of the 20th anniversary of the Fourth World Conference on Women”, una dichiarazione politica molto annacquata e quasi esclusivamente celebrativa che, pur riconoscendo il ruolo delle ONG e della società civile, le escludeva dai lavori della CSW. Le ONG non sono state a guardare e 771 organizzazioni del mondo hanno lanciato un loro “Statement on the Political Declaration on the occasion of the 20th anniversary of the Fourth Conference on Women”, in cui si è sottolineata la necessità di un rinnovato impegno sulle tematiche femminili. Riconoscendo che alcuni passi avanti sono stati fatti dopo Pechino, la dichiarazione delle ONG evidenzia le sfide senza precedenti che segnano questo momento storico e quindi l'esigenza di un rinnovato impegno anche nella loro definizione per poterle affrontare meglio. Soprattutto la dichiarazione delle ONG afferma con forza che alla base di tutto ci sono i diritti umani, che il tema dell'uguaglianza di genere non è soltanto una questione di scelta politica ma anche, soprattutto, di affermazione, promozione e protezione dei diritti umani”.
Italia - Afghanistan. Institution building alla Camera
25 maggio
Dal 25 al 28 maggio si è svolto a Montecitorio il corso di formazione per i funzionari e le funzionarie parlamentari dell’Afghanistan organizzato dalla Camera in collaborazione con la Luiss - Libera Università Internazionale delle Scienze Sociali Guido Carli - con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Si tratta del primo appuntamento del Programma di Institution Building nella legislatura.
Il progetto, voluto dalla Presidente Laura Boldrini, dalla vice Presidente e coordinatrice del Gruppo di contatto con le donne afghane, Marina Sereni, e dalle componenti del Gruppo, le deputate Deborah Bergamini, Donatella Duranti, Marta Grande, Pia Locatelli e Gea Schirò, intende contribuire al rafforzamento delle capacità istituzionali del Parlamento afghano, in attuazione di quanto previsto dall'Accordo di Partenariato e Cooperazione bilaterale di lungo periodo, firmato a Roma nel gennaio 2012. Il progetto ha consentito ai e alle partecipanti di conoscere il funzionamento della Camera dei deputati in tutte le sue articolazioni: dal settore legislativo a quello della documentazione, inclusa una visita alla Biblioteca, dall'ambito amministrativo a quello informatico. Hanno partecipato all’incontro sei funzionari della Wolesi Jirga, la Camera Bassa afghana, metà dei quali donne, in linea con una delle priorità dell'azione italiana verso l'Afghanistan, costituita dalla promozione dei diritti di genere ed il miglioramento della condizione femminile.
