25 aprile festa di libertà, il contributo delle donne alla Liberazione
70 anni fa l’Italia veniva liberata dell’invasione nazista e cadeva definitivamente la dittatura fascista di Mussolini.
Il merito va attribuito alle truppe alleate, ma anche a quegli uomini e quelle donne che si ribellarono al regime e andarono a combattere sulle montagne, nelle fabbriche, nelle città. In quella storia, fondamentale fu il contributo delle staffette, ragazze giovanissime che rischiavano la vita in nome della libertà. Non semplici ausiliarie con un ruolo ancillare, ma vere e proprie eroine senza le quali la Resistenza sarebbe stata facilmente sgominata. Le ricordiamo con un documentario realizzato da Uisp e Udi, dal titolo "Le ragazze del '43 e la bicicletta". Il video racconta, attraverso immagini e le testimonianze di Marisa Rodano, Lidia Menapace, Luciana Romoli e Tina Costa, quelle straordinarie pagine della Resistenza italiana, scritte dalle donne.
Divorzio breve: vittoria per il Paese, ora avanti su altri diritti civili
22 aprile
“L’approvazione definitiva della legge sul divorzio breve rappresenta un passo importante che cancella una situazione anacronistica e risponde alle aspettative di cittadini e cittadine. E’ una vittoria dei socialisti che in prima lettura alla Camera hanno proposto l’emendamento che riduce a sei mesi i tempi per ottenere il divorzio consensuale, ed è una vittoria per il Paese”.
Lo afferma Pia Locatelli, intervenendo alla Camera per la dichiarazione di voto sul provvedimento.
“Certo si poteva fare di più e di meglio soprattutto per quanto riguarda lo stralcio da parte del Senato dell’emendamento che avrebbe consentito, in assenza di figli e figlie minori o “non indipendenti”, la dissoluzione rapida del matrimonio senza passare per la separazione. Ma il meglio spesso è nemico del bene. Ci auguriamo adesso che questo provvedimento faccia da apripista per le altre leggi sui diritti civili, dalla legge sulle coppie di fatto, omo e etero, a quella per il fine vita, sulle quali siamo ancora in spaventoso ritardo”.
Un piano Marshall per l’immigrazione
22 aprile
“Di fronte a un’ecatombe di queste proporzioni sarebbe bene che si mettessero da parte le speculazioni e le accuse reciproche. 700 morti chiedono pietà e rispetto non polemiche, volte a cercare voti e consensi. Queste tragedie richiedono un’unità nazionale e una strategia internazionale europea. L’Europa si svegli!”. Lo ha detto Pia Locatelli commentando la nuova strage di migranti avvenuta domenica scorsa nel canale di Sicilia.
“Per far fronte a quello che è ormai divenuto un fenomeno strutturale, serve una sorta di piano Marshall europeo come quello che aiutò noi a ripartire dopo la Seconda guerra mondiale. In parallelo servono le risposte securitarie e quelle umanitarie: dobbiamo essere più decisi ed efficaci contro gli scafisti, i neoschiavisti e dobbiamo essere più decisi e più generosi nei soccorsi”.
Pia Locatelli, intervenendo alla Camera in seguito alle comunicazioni del presidente del Consiglio Renzi, ha sottolineato l’errore di aver abbandonato l’operazione Mare Nostrum, che costava “meno di due caffè per ciascuno di noi all’anno”, per sostituirlo con Triton, strumento che non è assolutamente in grado, per la scarsa disponibilità di fondi e di mezzi, di fronteggiare la situazione.
100 anni dal genocidio degli armeni, un’ombra con la quale la Turchia deve fare i conti
23 aprile
“Sono trascorsi 100 anni da quando i turchi diedero inizio al progetto per eliminare il popolo armeno, dando vita al primo genocidio del XX secolo, che portò alla morte di un milione e mezzo di uomini, donne e bambini”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera nel corso della commemorazione del genocidio. “Non sono state molte le voci di condanna e io, laica, non posso non sottolineare che le più significative furono quelle di due papi: il primo Papa Benedetto XV, che 100 anni fa scrisse al Sultano per chiedere di porre fine all’ecatombe, e oggi quella di Papa Francesco che, usando il linguaggio della chiarezza, nel ricordare quei morti ha scatenato le proteste dell’attuale governo turco che ancora oggi nega il genocidio. Un lato oscuro della storia turca, cui ora si aggiunge lo scarso rispetto dei diritti civili, e non solo civili, fatto con il quale la Turchia, se vorrà far parte della famiglia europea, come mi auguro, dovrà prima o poi fare i conti”.
Renato Altissimo, un liberale in sintonia con i socialisti
23 aprile
“Renato Altissimo e il Partito liberale sono stati nel tempo, con i socialisti e i radicali, tra i principali sostenitori delle battaglie per i diritti civili che resero il nostro Paese più laico e moderno”. Lo ha ricordato Pia Locatelli in occasione della commemorazione alla Camera del segretario del PLI, scomparso la settimana scorsa.
“Renato Altissimo credeva nella compatibilità tra i valori e i principi socialisti e quelli liberali. Un socialismo moderno è un socialismo che socializza i valori liberali, che un tempo erano riservati solo a un’élite; socializzarli significa renderli disponibili a tutti e tutte, libertà per tutti e tutte di disporre del proprio destino, valorizzare i propri talenti, accedere alle massime cariche nella vita pubblica e fare carriera nella vita privata grazie al merito, merito determinato dall’essere, dalle qualità personali, non dall’avere, dal patrimonio”.
24 aprile
Ho sottoscritto gli emendamenti a "La Buona Scuola" proposti dai colleghi Vanna Iori e Paolo Beni, sul tema degli alunni di origine straniera per garantire un migliore inserimento degli stessi anche attraverso interventi specifici sull’insegnamento della lingua italiana e della loro lingua d’origine.
AGENDA
Venerdi 24
Dalmine (Bg), ore 17.30 Campus Ingegneria
Inaugurazione del completamento del CUS
Bergamo, ore 20.30 Assemblea Iscritti PSI
Sabato 25
25 Aprile. La Liberazione compie 70anni
Bergamo, ore10.15 corteo da piazzale Marconi
>> il programma
Domenica 26
Bergamo, ore18 Fiera del Libro
Dibattito "Raccontare la Palestina con le parole della politica, della letteratura, delle religioni."
>> il programma
Agenda dei lavori alla Camera
Attività svolta
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