Unioni civili, primo passo verso i diritti di gay e coppie di fatto
26 marzo
“Con l'approvazione del testo base sulle unioni civili si compie finalmente un primo importante passo avanti per i diritti dei gay e delle coppie di fatto. Ci auguriamo che il percorso sia breve e che non si debba assistere a nuovi rinvii e marce indietro, come avvenuto nelle precedenti legislature”. Così Pia Locatelli ha commentato la notizia del via libera alla proposta di legge da parte della Commissione giustizia del Senato.
“Il testo introduce le unioni civili fra persone dello stesso sesso, un nuovo istituto giuridico fondato sull'art.2 della Costituzione, che riconosce i diritti sociali oggi riservati alle coppie eterosessuali unite in matrimonio, compresa la pensione di reversibilità. Rimangono precluse le adozioni, con l'unica eccezione della possibilità di adottare il figlio del/la partner. I matrimoni stipulati all'estero, così come i matrimoni nei quali un coniuge abbia cambiato sesso, potranno essere riconosciuti come unioni civili”.
Legalizzazione cannabis, intergruppo per una proposta condivisa
26 marzo
Una proposta di legge trasversale per la legalizzazione della cannabis. Questo lo scopo dell’intergruppo, al quale hanno aderito 79 parlamentari più l’intero gruppo di Sel, che si è riunito per la prima volta mercoledì alla Camera.
Una proposta "pragmatica e non ideologica", che punta a sottrarre denaro alla criminalità organizzata e che "prende atto del fallimento del proibizionismo", è il senso che il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova dà all'iniziativa che vede proprio il senatore come principale promotore.
L’intergruppo, al quale ha aderito Pia Locatelli, si impegnerà per mettere a punto un testo condiviso su cui lavorare da sottoporre all’esame del Parlamento.
L’intergruppo tornerà a riunirsi ad aprile quando dovrebbe esser già pronto il sito dedicato all’iniziativa, www.cannabislegale.org.
Accoglienza migranti, al via i lavori della Commissione d’inchiesta
26 marzo
Prima riunione della Commissione parlamentare d’inchiesta sui Cie e i Cara che ha il dovere di indagare sui centri di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo. La Commissione, della quale fa parte Pia Locatelli, è stata istituita con la delibera del 17 novembre scorso. L'obiettivo non è solo di far luce su come ha funzionato il sistema di accoglienza nel nostro Paese, ma anche quello di ridefinirne le politiche.
Tra i compiti della Commissione: l'accertamento delle condizioni di permanenza dei migranti e dell’efficienza delle strutture, nonché di eventuali condotte illegali e atti lesivi dei diritti fondamentali e della dignità umana; la verifica delle procedure per l'affidamento della gestione dei centri; la valutazione dell'operato delle autorità preposte al controllo dei centri e la corretta tenuta dei registri di presenza unitamente ad una valutazione circa la sostenibilità del sistema sotto il profilo economico anche riguardo a possibili, nuove soluzioni normative per la gestione della questione immigrazione. E' prevista una relazione conclusiva sulle indagini svolte; la durata dei lavori della Commissione è fissata ad un anno. La Commissione potrà inoltre avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e delle collaborazioni che ritiene necessarie, nel limite massimo che sarà stabilito nel regolamento interno.
Wip 2015, dal forum mondiale delle parlamentari appello per l’uguaglianza di genere
25 marzo
Pia Locatelli e la senatrice del gruppo Misto Maria Mussini hanno partecipato, in rappresentanza del Parlamento italiano, al Summit annuale del Women in Parliaments, forum globale che riunisce le parlamentari donne di tutto il mondo, tenutosi ad Addis Abeba, in Etiopia, dal 23 al 25 marzo. Il Summit si è svolto presso la sede dell'Unione africana, nella Nelson Mandela Hall, in collaborazione con istituzioni internazionali come Unione Europea, Ocse, Nazioni Unite e Banca Mondiale, con la partecipazione di oltre 400 rappresentanti di circa 150 Paesi. Pia Locatelli ha svolto un intervento nella seduta plenaria e nel panel "The Female political Career", mentre la senatrice Maria Mussini è intervenuta nel panel "Media training for Female Politicians".
Nel corso dell'evento, le partecipanti hanno lanciato un call to action finalizzato a promuovere un incremento dell'uguaglianza di genere e all'Italia è stato conferito uno speciale premio a riconoscimento degli sforzi compiuti dal governo italiano per l'equilibrio di genere nelle posizioni ministeriali, consegnato a Paola De Micheli, sottosegretaria all'Economia. La delegazione italiana ha inoltre incontrato la vicepresidente della Camera dei Rappresentanti dell'Etiopia, Shitaye Minale, il vicepresidente della Commissione dell'Unione Africana (Auc), Erastus Mwencha, e il Commissario europeo per la cooperazione e lo sviluppo, Neven Mimica.
I testi degli interventi:
La ketamina non sarà proibita, vittoria per i Paesi più poveri
24 marzo
Grazie alle interrogazioni parlamentari presentate da Pia Locatelli alla Camera e da Nerina Dirindin al Senato e all'attenzione politica e mediatica che queste son riuscite a sollevare, l'Italia ha deciso di non sostenere la proposta cinese di inserire la ketamina, farmaco anestetico dissociativo di uso umano e veterinario, nella Tabella I della Convenzione Onu di Vienna del 1971, ovvero tra le sostanze che, considerato il loro potenziale, comportano un grave rischio per la salute pubblica.
Il compromesso finale trovato all'Onu prevede un rinvio sine die della decisione della Commissione Droghe e un'ennesima richiesta all'Organizzazione Mondiale della Salute di preparare una valutazione della pericolosità della ketamina.
La ketamina è un farmaco anestetico considerato tra i più maneggevoli e con un ampio profilo di sicurezza rispetto agli altri agenti anestetici, per questo è ampiamente utilizzata per interventi chirurgici, anche in condizioni di emergenza, soprattutto in campo pediatrico, traumatologico e in ambito veterinario. Inoltre la ketamina è uno dei principali anestetici utilizzati nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, come confermato anche dai Rapporti dell'OMS, che ha sempre affermato che i rischi di un uso diverso da quello medico non superano i benefici che la ketamina produce per miliardi di persone che vivono nei Paesi poveri.