martedì 17 Maggio 2016

Violenza donne, mozione sui fatti di Colonia


Dichiarazione di voto Mozione violenza Colonia

Discutere oggi, a quasi cinque mesi di distanza, dei fatti di Colonia può apparire fuori tempo, anche perché ci sono colleghi che cavalcando l’ondata emotiva del momento, si ricordano della violenza contro le donne quando questa viene commessa dagli immigrati. Sono colleghi che non hanno mai mosso un dito a favore, anzi spesso si sono opposte alle libertà e dell’autodeterminazione delle donne e oggi si ergono a paladine dei nostri diritti per alimentare odio e razzismo nei confronti degli immigrati.

Questa premessa non sminuisce di certo la gravità di quanto è accaduto in Germania la notte di Capodanno.

La giusta accoglienza di profughi e di rifugiati che fuggono da guerre e violenze non contraddice il diritto delle donne di essere libere di muoversi da sole, anche di notte, anche a Capodanno, senza veder messa a repentaglio la propria sicurezza.

Questo diritto, per il quale molte di noi hanno combattuto e ancora combattono in diverse parti del mondo, non può e non deve essere messo in discussione da nessuno. E chi, chiedendo di essere accolto nel nostro Paese, non lo accetta e non lo rispetta va punito senza alcuna incertezza, con severità.

Dal momento che il nostro principale obiettivo è far sì che questi fatti non accadano, è necessario mettere in campo, così come avviene in alcuni Paesi scandinavi una serie di misure volte a insegnare a chi arriva nel nostro Paese che il rispetto per le donne e per la loro libertà è una nostra conquista, diventata legge, alla quale non sono concesse deroghe a nessuno, rifugiati e non. Un rispetto che vale non solo per le donne europee, ma anche per mogli e figlie di rifugiati e in generale di immigrati, chiarendo che pratiche tradizionali nociv,e per non definirle atrocità, come i matrimoni forzati o le mutilazioni genitali femminili non sono ammesse.

Concludo ricordando che la maggior parte delle violenze contro le donne non è opera di immigrati o di sconosciuti, ma avviene in famiglia per mano di mariti, fidanzati, conviventi…familiari maschi e per questo mi auguro che la Ministra Boschi, che ha ricevuto le deleghe per le pari opportunità, si adoperi prontamente per promuovere l’attuazione del Piano antiviolenza che attendiamo da oltre due anni.