“I dati diffusi dall’Istat sulla violenza sulle donne, accompagnati dai recenti fatti di cronaca, destano gravissima preoccupazione. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si creda, soprattutto per quanto riguarda le violenze minori e le violenze psicologiche che riguardano ben il 40,4% delle donne”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando i dati diffusi dall’Istat nella ricerca periodica sulla violenza sulle donne.
“Non servono nuove leggi, né, come propone qualcuno, un inasprimento delle pene. L’aspetto punitivo non risolve il problema: la nostra priorità non è che gli assassini vadano in galera, ma che non vi siano più femminicidi e violenze sulle donne. Da qui la necessità di stanziare risorse per sviluppare politiche di prevenzione, che nonostante la gravità del fenomeno stanno portando dei risultati, per sostenere servizi e centri antiviolenza e per svolgere un’azione educativa che parta dalle scuole e che non trascuri nessun aspetto a cominciare dal linguaggio che non deve essere sessista”.
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