martedì 4 Novembre 2014

Violazione diritti umani in Iran


4 novembre 2014 Violazione diritti umani in Iran

 

Signor Presidente, a pochi giorni dall’impiccagione di Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana condannata a morte per aver ucciso l’uomo che aveva tentato di violentarla, abbiamo assistito ad un altro gravissimo caso di violazione dei diritti umani delle donne in Iran: Ghoncheh Ghavami, venticinquenne anglo-iraniana, è stata condannata ad un anno di carcere per aver voluto assistere con altre attiviste per i diritti umani alla partita di pallavolo Iran-Italia della World League malgrado il divieto imposto alle donne dalla rigida morale sciita. In attesa del processo la giovane, nonostante sia in possesso di passaporto britannico, è stata rinchiusa nel famigerato carcere di Evin per 126 giorni, di cui 41 in totale isolamento, senza poter vedere un avvocato e senza ricevere alcuna formalizzazione delle accuse. La vicenda di Ghoncheh Ghavami, che era in Iran come volontaria in un programma per combattere l’analfabetismo, è l’ennesima dimostrazione della pesante discriminazione nei confronti delle donne, che si aggiunge alle altre violazioni dei diritti umani documentate nel rapporto sull’Iran presentato proprio venerdì scorso a Ginevra durante il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. In questo rapporto emerge tra l’altro che nell’ultimo anno sono state eseguite 852, ripeto, 852 condanne a morte, 8 delle quali hanno riguardato minorenni, con impiccagioni pubbliche. Denunciare, condannare, tenere alta l’attenzione su quanto accade in quel Paese è uno dei pochi mezzi che abbiamo per fare pressione sul Governo italiano. Invito quindi tutti e tutte ad esercitare questa pressione, è un dovere che abbiamo per promuovere e proteggere i diritti umani e i diritti delle donne.