giovedì 26 Febbraio 2015

Valorizzazione porto di Taranto


Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/02894/014

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

  La Camera,

premesso che:

in sede di conversione del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1 si rileva che il provvedimento intende imprimere una svolta negli interventi di bonifica, riqualificazione e rilancio della città e dell’area di Taranto, con una particolare attenzione alle emergenze industriali, storiche e culturali;

in particolare preme rilevare che l’articolo 7 estende i poteri del Commissario straordinario del Porto di Taranto, nominato nel 2012, a tutti gli interventi infrastrutturali necessari per l’adeguamento e l’ampliamento del Porto medesimo nonché per quelli relativi al sistema logistico portuale a retroportuale. In altre parole, i poteri del Commissario straordinario sono estesi a tutte quelle opere e a quegli interventi infrastrutturali necessari per l’ampliamento e l’adeguamento del porto, affinché l’infrastruttura risponda agli standard competitivi dell’area mediterranea, con riflessi positivi per la celerità dei trasporti marittimi e per lo sviluppo competitivo dell’intero Paese;

al fine di garantire una fondamentale accelerazione e semplificazione per la realizzazione di tali opere ed interventi, l’acquisizione degli atti di assenso degli enti locali, regionali, dei ministeri e altri enti competenti, devono essere resi – si precisa nel decreto-legge – entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario straordinario del porto di Taranto;

si è cercato, dunque, di imprimere una svolta positiva al fine di coinvolgere maggiormente, nelle attività dello scalo marittimo jonico, le istituzioni e le aziende del territorio, per le quali, il Porto di Taranto, rappresenta il naturale «gateway» marittimo per i collegamenti con il Medio Oriente, l’Africa Settentrionale, l’Estremo Oriente e tutti i porti del Mediterraneo. Il Porto di Taranto si potrebbe pertanto candidare a diventare lo scalo di riferimento per tutto il traffico croceristico alimentato dal bacino territoriale lucano, particolarmente noto, a livello nazionale ed internazionale grazie ai «Sassi di Matera», patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1993;

il concreto coinvolgimento degli attori di cui sopra dovrebbe inoltre essere orientato ad un processo di integrazione tra il porto e il territorio attraverso una riqualificazione del waterfront portuale supportato da una politica di promozione dello scalo, anche in funzione di un auspicabile sviluppo del traffico turistico,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare, ogni iniziativa utile mirata ad incentivare la vocazione turistica del Porto di Taranto e le relative prospettive di sviluppo, attraverso nuove opportunità per il traffico passeggeri e la nautica da diporto al fine di consentire la concreta valorizzazione di una delle aree più suggestive della città di Taranto.

9/2894/14. Locatelli, Labriola.