“Le polemiche sollevate dall’appello di alcune femministe sull’utero in affitto hanno come conseguenza quella di ritardare l’approvazione della legge sulle unioni civili, di fare un gran favore a chi vorrebbe riscriverla eliminando la parte che riguarda la step-child adoption o addirittura di impedirne l’approvazione”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando l’appello lanciato da SNOQ Libere. “Nel disegno di legge in discussione non si parla di utero in affitto, pratica che è e resta vietata in Italia e alla quale, dalle statistiche disponibili, risulta che nel mondo ricorrono non le coppie omosessuali, ma quelle etero. Sollevare proprio in questo momento il tema, senza valutare le conseguenze che potrebbe avere sul ddl Cirinnà, è indice quantomeno di superficialità, ma le firmatarie non sono delle sprovvedute e mi chiedo perché l’abbiano fatto”.