Con gli arresti dei deputati del partito filo-curdo Hdp, il governo della Turchia sta utilizzando “strumenti giudiziari per condurre la sua lotta politica e cambiare i numeri in Parlamento”. Lo ha detto all’ANSA Pia Locatelli, presidente del Comitato permanente sui diritti umani della Camera, parlando davanti al carcere di Edirne, nel nord della Turchia, dove e’ detenuto il leader dell’Hdp, Selahattin Demirtas. Locatelli e’ giunta con una delegazione del Partito socialista europeo (Pes), che intendeva visitare Demirtas in prigione ma non ha ricevuto la relativa autorizzazione dalle autorita’ . “Capiamo la difficile situazione della Turchia dopo il 15 luglio (il tentato golpe, ndr), ma non possiamo accettare che lo stato d’emergenza venga usato per restringere la democrazia e limitare la liberta’ d’espressione”, ha aggiunto Locatelli.
Nel corso della missione la delegazione del Pse ha incontrato a Istanbul la redazione di Cumhuriyet, che è stata decapitata dei suoi vertici con gli arresti dei giorni scorsi e i vertici dei partiti di opposizione HDP e CHP.
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