mercoledì 9 Novembre 2016

Siria , iniziative per far fronte all’emergenza umanitaria


Mozioni concernenti iniziative in ambito europeo e internazionale in relazione alla situazione in Siria, con particolare riferimento all’emergenza umanitaria e alla condizione dei bambini nella città di Aleppo.

Dichiarazione di voto

Con l’inizio del prossimo anno, sono cinque gli anni della guerra civile che sta sconvolgendo la Siria, un Paese già provato da una lunghissima dittatura e, dal 2014, divenuto anche terreno di conquista di Daesh. che ha sapientemente strumentalizzato la spinta antitotalitaria delle cosiddette primavere arabe, alleandosi con le formazioni del radicalismo islamico di impronta salafita. Le schiere dei terroristi del cosiddetto califfato hanno conquistato vaste porzioni di territorio e hanno fatto della città di Aleppo una loro roccaforte, con tutte le conseguenze drammatiche del caso.

  In questi giorni, grazie anche all’apporto determinante della coalizione occidentale che certamente ha più di una qualche responsabilità nel caos siriano, Daesh sta arretrando e presto ci auguriamo verrà costretto a lasciare la città. Anche il prezzo di quest’ultima battaglia ricade, però, quasi interamente sulla popolazione civile, con sofferenze inaudite per le persone più deboli e sappiamo che le vittime delle guerre sono soprattutto le popolazioni civili da decenni (lo sappiamo: donne e bambini). Dei poco più di 22 milioni di abitanti, oggi 5 milioni sono fuggiti all’estero e 7 sono sfollati. Chi è rimasto ha bisogno di tutto per sopravvivere. Uno sforzo particolare quindi va fatto per assistere le popolazioni civili: bambini, anziani e donne profughi e gli sfollati anche nei Paesi confinanti, perché anni di massacro hanno prodotto e produrranno conseguenze che vanno oltre i confini della Siria e non si esauriranno certamente con l’auspicabile fine del conflitto. Per questo chiediamo uno sforzo particolare al Governo, per esercitare tutto quanto è possibile in un quadro di cooperazione internazionale per costruire o ricostruire la regione anche tenendo conto. di quanto prevede la risoluzione n. 1325 e il ruolo delle donne nella ricostruzione.