giovedì 26 Novembre 2015

Sì al Fondo e all’Unione bancaria


Disegno di legge di ratifica: Accordo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi al Fondo di risoluzione unico

Credo che la forte resistenza a ratificare questo accordo internazionale intergovernativo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi al Fondo unico di risoluzione nasca da una non comprensione, o errata comprensione, dei termini del problema. Si tratta in realtà di un tassello fondamentale dell’Unione bancaria in quanto rappresenta uno strumento per risolvere in modo efficace le crisi bancarie. L’Unione bancaria infatti si regge su alcuni «pilastri»: il Codice Unico Europeo, il Meccanismo di Vigilanza unico e appunto il Fondo unico di risoluzione.
Cito due degli obiettivi che si prefigge l’Unione bancaria: il primo è costituito dalla solidità delle Banche e dalla loro capacità di affrontare e superare future crisi finanziarie; il secondo consiste nell’evitare che il denaro dei e delle contribuenti venga utilizzato per salvare Banche in dissesto. A me sembrano obiettivi più che condivisibili.
Nella giornata di ieri e questa mattina in Commissione ho sentito affermare che «con l’Unione bancaria stiamo perdendo l’autonomia, decideranno loro al posto nostro, non saremo più noi a decidere sull’utilizzo del nostro fondo….». Francamente per degli europeisti convinti, come siamo noi socialisti, questi discorsi non possono trovare accoglienza. Noi siamo a favore dell’Unione bancaria e se dobbiamo manifestare una preoccupazione, questa si riferisce alla mancanza di ulteriori passi verso una maggiore integrazione europea. Noi vorremmo che si proseguisse in modo più deciso verso un governo europeo dell’economia, una politica estera e di difesa comuni.
Sempre in Commissione qualcuno ha detto che questa non è una gara a chi è più europeista. Non so se si tratta di gara o meno; so solo che quello rappresentato dal Fondo di risoluzione unico è un altro strumento verso la progressiva integrazione europea, al quale noi socialisti crediamo profondamente.
Pertanto diciamo sì al Fondo e all’Unione bancaria, e conseguentemente sì alla ratifica di questo accordo internazionale intergovernativo, che del resto non è modificabile.
Inoltre, per una volta riusciamo a rispettare i tempi previsti per le ratifiche, e non possiamo che esserne soddisfatti.
I socialisti voteranno a favore della ratifica.