20 settembre 2013 Mozione Colletti ed altri n. 1-00230 presentata a norma dell’articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro della giustizia, Annamaria Cancellieri
Signor Presidente, noi Socialisti abbiamo scelto di non iscriverci né nelle schiere dei dimissionisti, né in quelle dei cancellieristi. Non vogliamo vincere alcuna partita. Abbiamo laicamente guardato i fatti senza pregiudizi e deciso di conseguenza, confermando la nostra fiducia alla Ministra Cancellieri.
Anche a noi sono apparse inopportune alcune conversazioni telefoniche, ma la caccia alle streghe, anzi le ripetute cacce alle streghe di questi mesi sono ancor più inopportune, direi inaccettabili. Provate a pensare: Biancofiore, Idem, Kyenge, la Presidente Boldrini ed ora la Ministra Cancellieri: sarà una coincidenza ?
Ma torniamo ai fatti di ora. Nel giornale socialista di ieri, l’Avanti !, il direttore riportava in modo preciso i fatti. Li riassumo: la procura di Torino ha negato la sussistenza di motivi di reato e, quindi, non è stato emesso alcun avviso di garanzia. Questo è un fatto.
Ci chiediamo: ci sono fondati elementi di disparità di trattamento a proposito della scarcerazione di Giulia Ligresti ? Le autorità competenti lo hanno negato, affermando che la pratica di scarcerazione della donna era stata avviata prima della telefonata. Altro fatto.
Ad oggi, oltre a notizie di ulteriori intercettazioni della Ministra Cancellieri con il suo medico privato – e non si capisce perché questo signore, mai indagato, avesse le telefonate intercettate – altro non pare ci sia.
C’è chi sostiene che un Ministro o una Ministra debba non solo essere, ma anche apparire «terzo» rispetto ai propri atti. Capisco la richiesta, ma aggiungo che il gesto di umanità, certamente dettato in questo caso da amicizia è uno di una lunga serie di atti che si sono resi necessari per la drammatica condizione in cui versano le carceri italiane.
Ho ancora 20 secondi, signora Presidente.
E, dunque, la verità è che da una parte ci sono i colleghi del MoVimento 5 Stelle, cui non par vero di dare realizzazione al loro slogan che ci ripetono da mesi – «tutti a casa» – e hanno iniziato con la Ministra (Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Dall’altro, c’è il congresso del Partito Democratico e Renzi ha agitato le dimissioni della Ministra Cancellieri come una clava, Cuperlo ha incassato e ha ripiegato su una posizione intermedia e Civati si proponeva di superare Renzi in questo campo non avendolo superato in altri. Questi sono i fatti. Per fortuna ci si è fermati in tempo con questa caccia alle streghe e per fortuna hanno fatto barriera l’autorevolezza del Primo Ministro e la fermezza di Anna Maria Cancellieri, al di là dei congressi di partito o del partito del «tutti a casa».
Noi, signora Ministro, le chiediamo di restare, perché anche noi – come Don Rigoldi che nelle carceri lavora da quarant’anni – pensiamo che lei sia Ministra concreta e competente, impegnata con grande determinazione a migliorare le incivili condizioni di vita dei detenuti e delle detenute