mercoledì 25 Maggio 2016

Scuola e ricerca tornano prioritarie, stanziati altri 64 milioni


“Il provvedimento mette in evidenza ancora una volta l’attenzione del Governo nei confronti dell’educazione, della ricerca e del sistema scolastico italiano. Dopo anni l’Italia ha messo finalmente al centro della sua azione la cultura e lo fa attuando disposizioni essenziali per il settore dell’istruzione e delle ricerca”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla Camera per dichiarazione di voto sul decreto legge sulla funzionalità del sistema scolastico.

Molti gli elementi positivi del provvedimento dal riconoscimento della scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso, allo stanziamento di 64 milioni di euro per il programma “Scuole belle”, alla proroga il termine per le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente, al venir meno della disparità di trattamento per chi aveva superato il concorso per la scuola dell’infanzia, al tempestivo pagamento delle somme spettanti al personale della scuola per incarichi di supplenza breve e saltuaria, all’eliminazione del blocco dei corsi di specializzazione delle professioni non mediche.

“Più che opportuna, anzi profondamente giusta, – ha detto –  la misura che destina anche ai diciottenni stranieri con regolare permesso di soggiorno la carta digitale di 500 euro per le attività culturali. Un bel segnale di inclusione sociale che testimonia la sensibilità dell’Esecutivo verso il tema dell’integrazione, che è bene che parta dalle giovani generazioni”.

Pia Locatelli ha poi espresso la contrarietà dei socialisti alla corresponsione di un contributo alle scuole private/paritarie di mille euro per alunno con disabilità nel limite di 12,2 milioni di euro annui. “Noi socialisti, da sempre a favore della scuola pubblica e contro le risorse alle private/parificate, consideriamo negativo questo finanziamento, in contraddizione con quanto afferma la Costituzione”.

Il testo dell’intervento




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