“Per promuovere i diritti umani bisogna prima di tutto proteggere i difensori dei diritti umani. Dobbiamo tornare a fare pressioni sul governo egiziano. Non fornire più i pezzi di ricambio degli F16 é un primo passo”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla conferenza stampa del blogger attivista egiziano Abdelrahman Mansour, che ha chiesto giustizia per tutte le vittime del regime di Al Sisi e verità sulla morte di Giulio Regeni. Tra domani e dopodomani alla Camera l’emendamento che per il quale, “quasi sicuramente, al 90%” l’Italia non fornira’ i pezzi di ricambio per gli aerei militari F16 all’Egitto”.
“Il ministero degli Esteri si e’ impegnato dall’inizio per la verita’ sul caso: in alcuni momenti si e’ sperato che una pressione di minore intensita’ potesse facilitare la collaborazione da parte delle autorita’ egiziane. Ora- conclude Locatelli- credo sia tornato il momento di alzare la voce”.
“Tra agosto e novembre 2015 340 persone sono sparite, 470 sono state messe a morte per terrorismo. Ci sono stati 289 casi di tortura e 16 denunce di violenza sessuale. Il pugno duro del regime è arrivato anche a quelli che non sono egiziani”, ha raccontato Mansour.
Alla conferenza stampa promossa dall’Arci hanno partecipato oltre ad Abdelrahman Mansour e a Pia Locatelli, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci; Erasmo Palazzotto, vicepresidente Commissione Affari Esteri della Camera, Riccardo Noury, portavoce in Italia di Amnesty International e Raffaella Bolini, responsabile relazioni internazionali Arci.