Care compagne, cari compagni, amiche e amici il 4 dicembre vi invito a votare sì al referendum costituzionale soprattutto perché con questa riforma si mette fine al bicameralismo paritario. Questo vuol dire che avremo tempi più brevi e certi per approvare una legge e il governo non dovrà più “abusare” del ricorso ai decreti. Adesso il doppio, a volte triplo se non quadruplo passaggio tra Camera e Senato blocca e rallenta il processo legislativo. Cito tre esempi: legge contro l’omofobia approvata a settembre 2013, legge sul doppio cognome approvata in autunno 2014, legge sulla concorrenza ferma da 600 giorni. Ci sono altri motivi per dire Sì al referendum, diminuzione del numero dei parlamentari, abbattimento dei costi della politica, introduzione della doppia preferenza di genere, ma questo è il principale. E’ la riforma ideale? No certo, ma noi non viviamo nel paese ideale ma in quello reale. Chi critica questa riforma ha avuto trent’anni per farne una migliore e non c’è riuscito. Noi abbiamo fatto la nostra parte ora tocca ai cittadini. Se vincerà il Sì avremmo fatto un primo passo, se vincerà il no temo che passeranno molti anni prima che un’altra riforma avrà luce e nessuno ci garantisce che sarà migliore.
Ascolta Pia Locatelli alla Tribuna politica sul TG1 Rai