3 novembre 2015 Mozione Quintarelli ed altri n. 1-01031: Iniziative per la promozione di una Carta dei diritti in Internet e per la governance della rete
Grazie, Signora Presidente. Inizio questa dichiarazione di voto, ringraziando, a nome della componente socialista, la Presidente Boldrini, che è stata promotrice di questa Commissione, e tutti i membri di questa Commissione sui diritti e i doveri di Internet, per aver svolto in un tempo rapidissimo il lavoro e predisposto questa dichiarazione dei diritti, che ha il pregio di coniugare la necessità di stabilire alcune regole senza, per questo, limitare la libertà di opinione e di espressione.
È importante stabilire regole, perché assistiamo quotidianamente alla diffusione, direi al lancio di insulti, di minacce, all’istigazione alla violenza, che vengono diffusi soprattutto per mezzo dei social network, volti a colpire chi esprime opinioni diverse o semplicemente chi è diverso o diversa. I soggetti più bersagliati sono, in genere, le donne, gli omosessuali, coloro che appartengono a etnie diverse o che esprimono diversi credi religiosi.
Forti dell’anonimato, alcune persone riversano nella rete tutto l’astio e l’odio che tengono sopiti nel loro privato, nel loro quotidiano. Misoginia, omofobia e razzismo escono allo scoperto, a volte con il solo scopo di farsi notare e di ottenere un «mi piace» in più. Questi sentimenti prendono direzioni diverse e anche opposte: vanno in un verso o esattamente nel verso opposto, come nel caso della lista di proscrizione contro i presunti omofobi.
Certo, le persone omofobe non ci piacciono, ma altrettanto non ci piacciono le liste di proscrizione, come quella pubblicata in un sito, ieri, che si propone di schedare tutti gli italiani e le italiane che contravvengono al rispetto dei diritti – non si specifica quali – di minoranze etniche, omosessuali e di animali, avvalendosi del contributo degli utenti. Tutto questo non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione e questi atteggiamenti vanno contrastati sempre, senza incertezze, perché sono sbagliati, e cogliamo questa occasione per dire: le liste di proscrizione mai !
Questa Carta dei diritti si propone di arginare questo fenomeno attraverso la tutela della dignità delle persone da comportamenti quali l’incitamento all’odio, alla discriminazione e alla violenza, ma non solo; interviene anche sul diritto alla privacy, la tutela dei dati personali, il diritto all’oblio, garantendo, allo stesso tempo, piena libertà di manifestazione del pensiero.
La libertà, per noi socialisti, è fondamentale. Altro tema non meno importante è quello che riguarda il diritto di accesso ad Internet: su questo fronte, l’Italia è in netto ritardo e i ritardi sono più o meno intensi a seconda della geografia. Il divario digitale tra nord e sud del Paese, tra grandi e piccole città e comuni è ancora enorme. Su questo punto, sappiamo bene che l’impegno contenuto in questa mozione non è sufficiente: saranno necessari altri impegni ed altre azioni, anche di natura economica, che non potevano essere trattati in questa mozione.
Esprimendo il voto favorevole dei socialisti alla mozione a prima firma Quintarelli, ringrazio ancora una volta i colleghi, le colleghe e la Presidente per l’ottimo lavoro svolto in tempi assolutamente accettabili.