29 aprile 2013 Comunicazioni del Governo
Signora Presidente, caro Presidente del Consiglio, confermando il voto di fiducia della componente socialista nel gruppo Misto, voglio dirle con schiettezza che questo non è esattamente il Governo che avrei voluto.
Mi riferisco al numero di uomini e di donne che ne fanno parte; ho sperato nella parità numerica, che non c’è. Le competenze femminili invece ci sono e sono tutte di valore, e ne sono felice. Le do atto che il suo è il Governo con il maggior numero di donne della storia italiana, ma non è storia gloriosa quanto a presenza femminile nelle istituzioni, al contrario, ma certamente questo è un buon passo nella direzione giusta ma è una direzione, ho il senso della realtà ma non rinuncio alla speranza paritaria. Riconosco anche che lei ha rispettato il livello di massa critica necessaria, pari ad un terzo, perché la voce di una parte, in questo caso le donne, sia sentita ed è un insegnamento questo che ho ricevuto dalla norvegese Gro Brundtland, la prima donna Premier in Europa, che a tutte noi donne dell’Europa del sud diceva: «Si, ci vogliono le quote, ma se andate sotto la soglia critica di un terzo la vostra voce sarà troppo flebile e quindi non ascoltata». Concludendo le chiedo un duplice impegno: le chiedo di convergere verso la parità nelle nomine che completeranno il suo Governo, il secondo impegno invece mi viene dalla mia esperienza di presidente dell’Internazionale delle donne che ha seguito la composizione dei Governi che nei cambiamenti, mentre erano in funzione, diminuivano sempre il numero delle donne. Le chiedo di aumentarlo questo numero se ci sarà un cambiamento, non di diminuirlo e chiedo al Ministro delle pari opportunità di vigilare in questo senso