“Presenterò un’interrogazione al Ministro della Salute per chiedere se è vero che i medici in servizio alla Camera sono tutti obiettori di coscienza e, nel caso di risposta affermativa, quali iniziative intenda assumere per garantire alle parlamentari il diritto alla salute e i diritti sessuali e riproduttivi”.
Lo afferma Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne e deputata del Psi. in un intervento in aula al termine dei lavori, raccontando quanto è avvenuto oggi a una collega parlamentare “Questa mattina, proprio in avvio dei nostri lavori, verso le 10.30 una collega si è recata all’ambulatorio della Camera per chiedere al medico di turno la prescrizione della cosiddetta pillola del giorno dopo. Il medico le ha risposto di non essere disponibile alla prescrizione in quanto obiettore di coscienza. La collega ha deciso di aspettare il turno successivo e l’ha comunicato al medico obiettore. Si è sentita rispondere che anche il medico del turno a seguire è obiettore, così come gli altri in servizio”.
“Il principio dell’obiezione di coscienza – ha proseguito Locatelli – va difeso, quando nasce da vero convincimento morale e non sia dettato da altre ragioni; ma che l’esercizio dell’obiezione di coscienza non deve impedire l’applicazione della legge n. 194 in tutte le sue parti, a partire dal diritto di ogni singola donna alla salute e all’autodeterminazione, come nel caso della giovane collega”.