martedì 11 Giugno 2013

Obiezione di coscienza legge 194


Atto Camera

 

Risoluzione in Assemblea 6-00014

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

  La Camera, al termine del dibattito sulla mozione relativa al diritto all’obiezione di coscienza in ambito medico-sanitario,

premesso che:

la legge n. 194 ha avuto il merito di togliere il velo di ipocrisia sull’aborto clandestino affermando il principio dell’autodeterminazione delle donne;

il bilancio di questi 35 anni di vita della legge presenta luci ed ombre; tra le prime si annovera l’emersione dell’aborto clandestino, la diminuzione degli aborti, l’azione di informazione e di formazione svolta dai consultori; tra le seconde l’alto numero degli obiettori di coscienza tra gli operatori sanitari ed il costante smantellamento dei consultori in diverse aree del Paese, il loro funzionamento zoppo, la loro irregolare distribuzione geografica, con penalizzazione soprattutto delle regioni meridionali;

i dati relativi all’obiezione di coscienza sono sorprendenti per la loro consistenza numerica: mediamente 7 ginecologi su 10 sono obiettori di coscienza; con l’eccezione della Valle d’Aosta, che pare presenti percentuali fisiologiche (16 per cento), non vi è realtà nel Paese dove la percentuale sia inferiore al 50 per cento con punte estreme nel Sud e nelle Isole dove 3 su 4 medici sono obiettori;

il principio dell’obiezione di coscienza va difeso, quando esso venga da vero convincimento morale e non sia dettato da ragioni diverse;

l’esercizio dell’obiezione di coscienza non deve impedire l’applicazione della legge n. 194 in tutte le sue parti,

impegna il Governo

mentre si afferma la difesa del diritto all’obiezione di coscienza, a svolgere una rigorosa indagine conoscitiva sull’applicazione della legge n. 194 del 1978, con un’attenzione particolare al tema del ricorso all’obiezione di coscienza che coinvolge la gran parte degli operatori sanitari;

a verificare se, su tutto il territorio nazionale, la legge n. 194 del 1978 sia applicata nella sua interezza e la prestazione del servizio della IVG sia garantita;

a rilevare la consistenza della rete nazionale dei consultori, la loro organizzazione, distribuzione territoriale, dotazione in termini di strutture e personale;

ad informare tempestivamente sui risultati di questa indagine, al fine di individuare tutte le iniziative amministrative ed organizzative necessarie per assicurare l’applicazione della legge n. 194 in tutte le sue parti.

(6-00014) «Locatelli».