Dichiarazione di voto
Nella Nota, la manovra di bilancio presentata, ci sono molte cose che ci convincono. Ci convince la scelta di cercare la crescita, puntando su maggiori investimenti pubblici, sul sostegno alle fasce più svantaggiate della popolazione con iniziative a sostegno delle famiglie e alla perequazione delle pensioni più basse, sul rinnovo dei contratti pubblici che sono bloccati da sette anni, sul Fondo di garanzia per il credito alle imprese e il pacchetto competitività, sulla conferma del blocco dell’aumento dell’IVA.
Certo siamo tutti convinti che queste iniziative avrebbero bisogno di maggiori risorse, ma la coperta, come sappiamo
bene tutti, è molto corta e già così qualche parte rimane tagliata fuori. Apprezziamo, sotto questo punto di vista, gli sforzi che vengono fatti per reperire risorse da una più efficace lotta all’evasione fiscale, dalla revisione della tassa sulla ricapitalizzazione delle aziende e da una spending review che può ancora fornire ulteriori margini di intervento. Indubbiamente le difficoltà di sostenere lo sviluppo a fronte di un’economia che continua a crescere più lentamente di quella di altri Paesi europei non possono essere superate con un colpo di bacchetta magica e ci auguriamo che la crescita del PIL sia anche maggiore dell’1 per cento atteso, smentendo le perplessità espresse dall’Ufficio parlamentare di bilancio. Le preoccupazioni che continuiamo a nutrire riguardano piuttosto la scelta di far crescere il deficit aumentando il debito pubblico che prima o poi dovrà essere ripagato e che costituisce forse il fardello maggiore che rallenta la crescita. Per questo siamo fiduciosi che il reperimento della manciata di miliardi mancanti per completare la manovra non penalizzi la crescita, ma vada piuttosto a incidere sugli sprechi, eliminandoli, e sulle rendite improduttive. Voteremo a favore della Nota di bilancio.