“Il nostro impegno nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili non si esaurisce in questa legislatura. Dobbiamo continuare a monitorare il fenomeno e a denunciare quella che rappresenta una violazione dei diritti umani nei confronti di ragazze e bambine”. Lo ha detto Pia Locatelli, coordinatrice dell’intergruppo parlamentare “Salute globale e diritti delle donne” nella giornata mondiale contro le MGF. Secondo l’ultimo rapporto Unicef, almeno 200 milioni di donne e ragazze in trenta paesi, principalmente ma non esclusivamente africani, sono state sottoposte a questa pratica – anche se il loro numero esatto resta sconosciuto. Casi di MGF sono emersi anche in Europa, in conseguenza dei flussi migratori provenienti da Paesi dove questa pratica è diffusa. Secondo le stime del Parlamento europeo, in Europa vivrebbero mezzo milione di donne che hanno subito le Mgf e 180.000 bambine e ragazze sarebbero a rischio. In occasione della giornata mondiale contro le MGF è stato prodotto un video attraverso un progetto sostenuto da AIDOS a cui hanno preso parte giovani attivisti e professionisti che provengono da paesi europei ed africani. Scopo del progetto è aumentare l’efficacia delle diverse azioni, in questo caso di comunicazione, per mettere fine alle MGF e migliorare il benessere di donne e bambine. Necessaria è la creazione di legami e comunicazione tra comunità della diaspora e chi è rimasta/o nei paesi d’origine: questa“costruzione di ponti” tra continenti è l’obiettivo principale del programma congiunto UNFPA e UNICEF sulle MGF per cui AIDOS ha realizzato i due training di formazione.
Di seguito il video realizzato da AIDOS