mercoledì 8 Marzo 2017

Missioni internazionali, orgogliosi del modello italiano


Dichiarazione di voto

Con la legge 21 luglio 2016, n. 145 sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, l’Italia si è dotata di uno strumento normativo in tema di politica estera e di difesa, dal carattere strutturale ed ordinario, attribuendo al Parlamento il ruolo di co-decisore.

Con questo provvedimento decidiamo per l’anno 2017 l’intero impegno programmatico relativo alle missioni internazionali.

Si tratta di circa 40 missioni, presenti in aeree che coincidono con la mappa dell’instabilità del pianeta; alcune sono nuove, altre trasformazioni di missioni riviste; tutte però presentano un mix di componenti militare e civile, che rende speciale e molto apprezzato il modello italiano e più probabile la stabilizzazione  più duratura nelle aree coinvolte

Di queste missioni voglio sottolineare alcuni aspetti, in un contesto di grande responsabilità internazionale del nostro Paese che il seggio nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il 2017, la presidenza del G7,  la vicepresidenza dell’Assemblea dei Paesi parte dello Statuto della Corte Penale Internazionale… comportano:

-il ripetuto riferimento al rispetto dei diritti umani in parallelo al binomio solidarietà e sicurezza;

-la richiesta di rigore e solidarietà ai partner europei nella gestione delle politiche migratorie, -punto di riferimento dell’Italia è certamente rappresentato dal Mediterraneo- utilizzando questo strumento (delle missioni internazionali) per promuovere nei Paesi vicini, la capacità di gestire fenomeni ad alto impatto sulla sicurezza dell’Europa;

– l’aumento delle risorse per iniziative in ambito umanitario, di rafforzamento dello Stato di diritto, di sostegno alle amministrazioni locali, di consolidamento delle strutture di governo….

Infine la previsione  del coinvolgimento e la partecipazione delle donne secondo  quanto prevede la Risoluzione 1325 e successive del Consiglio di Sicurezza ONU,  e il piano nazionale in esse previsto per implementare l’agenda “Donne, pace e sicurezza”. Solo 11 Paesi al mondo hanno adottato con continuità questi piani. Noi siamo uno tra questi undici. Ne siamo orgogliosi.

I Socialisti voteranno a favore delle relazioni cui il governo ha dato parere favorevole.