Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea Legge europea 2013-bis
Dichiarazione di voto
Signor Presidente, quando nel giugno scorso abbiamo approvato questo provvedimento, ho lamentato il fatto che c’erano voluti sei mesi dalla sua trasmissione per approvarlo e dicevo che erano tempi inaccettabili. Oggi ci troviamo a discutere e ad approvare il medesimo provvedimento dopo le modifiche apportate dal Senato e, quindi, ci è voluto quasi un anno. Il risultato è una buona legge i cui effetti però tardano a farsi sentire a causa del lungo iter parlamentare.
Un discorso che vale per questa legge come per tante altre, a riprova che il superamento del bicameralismo perfetto non è più rinviabile. Questo provvedimento spazia in ambiti molto diversi: immigrazione, finanza, successioni, lavoro, ambiente. È impossibile richiamarli tutti. Tra le modifiche apportate al Senato voglio citarne due: la prima riguarda il periodo massimo di trattenimento dello straniero all’interno del centro di identificazione e di espulsione, che non potrà essere superiore a novanta giorni. Alcuni hanno sostenuto che si tratta di un tempo troppo ristretto per compiere gli accertamenti, ma sappiamo che a volte c’è bisogno di obblighi temporali precisi e stringenti per accelerare le cose, in questo caso limitare al minimo indispensabile la permanenza nei CIE.
La seconda modifica riguarda il contenuto di succo d’arancia per le bibite commercializzate in Italia. Si sostituisce l’unità di misura calcolando la quantità di succo d’arancia non come percentuale del liquido complessivo, ma come rapporto tra grammi e cc. Sembra una banalità, ma è un punto sul quale abbiamo discusso a lungo, perché migliora la qualità di questo prodotto almeno per il mercato italiano. Altre modifiche, come ha già detto in Aula il capogruppo Di Lello, non ci trovano pienamente d’accordo, ma proprio per il discorso fatto all’inizio non possiamo permetterci di apportare ulteriori correzioni perché non possiamo rinviare nuovamente al Senato il provvedimento. Quindi, annuncio il voto favorevole del gruppo socialista.