“Con questo emendamento, volto a stabilizzare i precari della ricerca, i socialisti proseguono la lunga tradizione, avviata agli inizii degli anni ’90 dal ministro Ruberti. Abbiamo sempre sostenuto e promosso provvedimenti volti a favorire l’aumento della spesa per la ricerca che in Italia raggiunge appena l’1,5% del pil a fronte di un obiettivo dell 3%”. Lo ha detto Pia Locatelli nel corso di una conferenza stampa alla Camera per presentare l’emendamento alla legge di Bilancio, depositato a prima firma del capogruppo socialista al Senato, Enrico Buemi. L’emendamento è volto a garantire un piano di superamento del precariato negli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) vigilati dal Miur e prevede la possibilità di trasformare rapporti lavorativi a tempo determinato istituiti su fondi ordinari in contratti a tempo indeterminato, senza oneri aggiuntivi per la spesa pubblica. Non essendo stata consentita per anni un’adeguata pianificazione a medio-lungo termine delle attività di ricerca, il precariato rappresenta una barriera alla capacità di imporsi nel panorama della ricerca internazionale e allo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza. Stabilizzare il personale precario consentirebbe di invertire questa tendenza e di rilanciare il ruolo degli EPR.
Alla conferenza stampa, oltre Pia Locatelli, hanno partecipato Enrico Buemi, Oreste Pastorelli e una delegazione del gruppo PU-CNR composta da Marco Girolami, Danilo Durante, Principia Dardano, Giovanna Occhilupo.