“Nel 2016 in Iran ci sono state 530 esecuzioni, il numero più basso degli ultimi 10 anni; la sospensione dell’esecuzione del professor Ahmadreza Djalali può essere considerata un indice di prudenza delle autorità iraniane in questa direzione”. Lo dichiara Pia Locatelli, presidente del Comitato permanente sui diritti umani della Camera, durante la conferenza stampa “Dagli arresti dei manifestanti alla condanna a morte di Djalali. Vincere l’indifferenza per i diritti umani in Iran” in sala Nassirya al Senato. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti la senatrice a vita Elena Cattaneo, Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Elisabetta Zamparutti, membro del Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa e tesoriera di Nessuno tocchi Caino, Antonio Stango, presidente FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani ed Eleonora Mongelli, vicepresidente FIDU .
“L’Italia – continua Locatelli – ha una lunga tradizione di rapporti economici, ma anche di ricerca con l’Iran: essi sono importanti di per sé, ma anche come ‘fili da tirare’ per sollecitare un maggior rispetto dei diritti umani. Dobbiamo evitare di scambiare i nostri rapporti economici con una maggior ‘timidezza’ nella denuncia della violazione dei diritti”.
Infine, Pia Locatelli ha lanciato un appello ” per una regione vicina all’Iran: 91 persone sono state arrestate in Turchia per essersi opposte a quanto è avvenuto con i curdi nel Nord della Siria, non lasciamo passare sotto silenzio quanto avviene, perché la repressione della libertà di manifestare la propria opinione è una violazione dei diritti”.