Dichiarazione di voto sulle mozioni concernenti iniziative per celebrare il 90o anniversario dell’assegnazione del premio Nobel a Grazia Deledda.
Il nome di Grazia Deledda è assente e le sue opere, così come quelle di altre grandi donne della letteratura, della poesia, delle scienze e dell’economia, non sono conosciute, diffuse e studiate. Eppure, Grazia Deledda ha rappresentato in quell’epoca e in quel contesto culturale un elemento di modernità in termini femminili. Le sue scelte decise ed anticonformiste, la rivendicazione di una forte autonomia decisionale in merito alla scrittura e al percorso di vita l’hanno proiettata nel futuro e nel mondo e ancora oggi rappresenta quell’attualità che non ritroviamo in altre situazioni. Anche per questo trovo che la dimenticanza sia grave e non solo per il premio Nobel vinto nel 1926 e non solo perché è stata l’unica donna italiana ad esserne insignita.
Il fatto è che il mondo del letteratura è un mondo prevalentemente a misura di uomo e basta guardare i riconoscimenti assegnati. Se consideriamo il premio Nobel, il premio Goncourt il premio Booker, il Premio Strega e il premio Pulitzer, facendo un bilancio: 67 donne, 335 uomini, uno a 5 per gli uomini. Ma la situazione è ancora più paradossale se si guarda il mercato, dove i libri scritti da donne sono quelli più venduti. Mi auguro quindi che l’approvazione di queste mozioni serva, non solo per promuovere iniziative e per celebrare il novantesimo anniversario dell’assegnazione del Nobel per la letteratura a Grazia Deledda e per far conoscere e studiare le sue opere, ma anche per celebrare e ricordare le nostre scrittrici che, pur non avendo ricevuto il Nobel, meritano a pieno titolo di essere inserite nella storia della nostra letteratura