5 novembre 2014 In ricordo dell’onorevole Mariella Gramaglia
Signora Presidente, sono passate esattamente tre settimane dalla morte di Mariella: ci manca. Ci manca un’amica, una cara amica, compagna di tante battaglie per i diritti delle donne.
Non è necessario ricordare chi era Mariella Gramaglia perché molti, moltissimi di noi la conoscevano personalmente, e altri hanno potuto leggere di lei, all’indomani della sua morte, sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Faccio quindi un brevissimo cenno biografico, nella consapevolezza di tralasciare molto della sua vita politica, così ricca da non poter essere riassunta in poche parole; ma dobbiamo avere consapevolezza di questa ricchezza. Giornalista, studiosa, attivista, anzi protagonista dei movimenti delle donne, direttrice di Noi Donne, parlamentare, assessore alle pari opportunità al comune di Roma, docente presso la Facoltà di scienze della comunicazione dell’Università di Teramo.
Io, in particolare, desidero ricordare con affetto e commozione le lotte che abbiamo condiviso, gli anni del femminismo, i suoi insegnamenti, i suoi appassionati discorsi anche, ad esempio, sulla necessità delle cosiddette quote rosa, strumento per entrare con una forzatura – lei spiegava – nel sistema per poterlo cambiare dall’interno. Erano più di trent’anni fa, quando in poche parlavamo delle quote, e lei era una di queste.
Insieme abbiamo percorso molta strada; e a volte una di noi deviava, prendeva una traversa, una strada laterale o faceva un altro giro, ma alla fine ci si ritrovava sempre lì, assieme alle altre donne dei movimenti e delle associazioni.
Non è stato un cammino o un lavoro inutile. Qualcosa è cambiato, eppure qualcosa, forse più di qualche cosa, abbiamo ottenuto. Ma il percorso da compiere per la piena parità è ancora lungo, per nulla scontato, per nulla garantito. Anche per questo sentiamo in questo Governo, un Governo per la prima volta paritario nel nostro Paese, la mancanza di una Ministra delle pari opportunità o di una figura che ne abbia le deleghe piene.
Andiamo avanti, Mariella, te lo promettiamo. Andiamo avanti su questa battaglia anche in tuo nome, ma ci mancherai; ci mancherà la tua eleganza spiritosa, divertente, la tua lievità, la tua dolcezza e il tuo sorriso.